“Malpensa: i 40 milioni stanziati erano già previsti dal 2008”
I sindacati Cgil, Cisl e Uil di Varese precisano: «le risorse fanno parte del pacchetto complessivo previsto dal Governo Prodi e non sono l'esclusivo risultato della Lega e della Provincia di Varese»
Riceviamo e pubblichiamo una nota di Cgil, Cisl e Uil di Varese
Le risorse stanziate in questi giorni fanno parte del pacchetto complessivo previsto nel 2008 dal Governo Prodi: 40 milioni per ammortizzatori 2008, 40 milioni per ammortizzatori 2009, 40 milioni per infrastrutture all’aeroporto. A differenza dell’anno scorso, però, nei 40 milioni 2009 sono comprese le risorse anche per SEA (nel 2008, infatti, Sea aveva avuto direttamente dal Ministero 20 milioni di euro per la CIGS).
CGIL CISL UIL della Provincia di Varese ritengono singolare, quindi, la notizia apparsa su alcuni quotidiani del 5 e 6 marzo secondo la quale i 40 milioni stanziati sarebbero esclusivo risultato della Lega e della Provincia di Varese.
Sarebbe stato davvero opportuna una battaglia, da parte della politica locale, per ampliare tale cifra già prevista (almeno nella misura complessiva del 2008: 40 + 20 di Sea), sia per consentire copertura anche per i lavoratori con contratto atipico, attualmente privi di ogni ammortizzatore, sia per garantire a tutti gli altri lavoratori copertura sufficiente nel 2009, poiché la crisi sarà pesante e coinvolgerà, probabilmente un numero più alto di persone.
Per quanto riguarda il differimento dello sciopero e l’impossibilità di effettuare le assemblee, da parte del Ministero dei Trasporti, CGIL CISL UIL Provinciali ritengono grave tale decisione, tesa di fatto a mantenere in ombra i problemi che sta vivendo il nostro aeroporto.
In questi momenti, il territorio nel suo insieme, dovrebbe sostenere con forza la protesta dei lavoratori di Malpensa; il loro destino, come il destino dell’aeroporto, non possono essere solo un cavallo di battaglia nelle campagne elettorali, per poi cadere nel dimenticatoio e nel silenzio assordante da parte della politica.
Il sindacato non ha revocato alcun sciopero o scelto azioni alternative, come con sorpresa abbiamo appreso da alcune dichiarazioni e all’arroganza antisindacale risponderemo da subito per costruire ulteriori momenti di confronto e mobilitazione.
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