Mondiali su pista, Colombo sfiora il bis: è argento nella madison
Dopo l'oro nell'inseguimento, l'azzurrino della Bustese Olonia va ancora sul podio ai Mondiali juniores di Apeldoorn. Italia prima nel medagliere
Nell’Italia capace di vincere il medagliere ai Mondiali di ciclismo su pista di categoria Juniores c’è una doppia firma di Riccardo Colombo, 17 anni, da Gorla Maggiore. L’atleta tesserato per la Bustese Olonia, che aveva conquistato la maglia iridata nell’inseguimento a squadre (QUI l’articolo) ha aggiunto un argento alla sua collezione ottenendo il secondo posto nella Madison maschile.
Colombo, in coppia con l’altro azzurro Julian Bortolami, è andato vicinissimo a bissare l’oro: al termine della gara – si correva al velodromo di Apeldoorn, in Olanda – il binomio italiano ha ottenuto 50 punti, solo un in meno della Spagna (Igual Ubeda e Urcaregui Sanz) che ha così conquistato il titolo.
C’è quindi anche un pizzico di rammarico, nonostante il grande risultato colto da Bortolami e Colombo che sono riusciti anche a guadagnare un giro e a vincere la volata finale; la Spagna però è riuscita a difendere il vantaggio accumulato seppure con lo scarto minimo.
La Madison è una specialità molto spettacolare in cui i due corridori si alternano sull’anello “lanciandosi” di volta in volta con la mano; nel corso della gara sono previsti sprint intermedi a punti mentre la volata finale vale doppio. Guadagnare un giro (con una sorta di fuga) permette di ottenere altri punti da conteggiare nella classifica. Alle Olimpiadi 2024 l’Italia ha colto una doppietta clamorosa: oro tra le donne (Vittoria Guazzini e Chiara Consonni) e argento tra gli uomini (Simone Consonni ed Elia Viviani).
Nel complesso i Mondiali Juniores di Apeldoorn sono stati una vera miniera di metalli preziosi per gli azzurri: sei le medaglie d’oro (compreso l’inseguimento a squadre maschile di Colombo), tre quelle d’argento e quattro di bronzo. La 17enne Matilde Cenci ha vinto ben tre titoli iridati (più un bronzo) nelle discipline del Team Sprint, del Chilometro e del Keirin. Non male per una nazione – l’Italia – in cui è attivo un solo velodromo coperto, quello di Montichiari.
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