Dalla Fondazione Comunitaria di Varese 70.000 euro per progetti di reinserimento sociale e lavorativo
Il sostegno economico annunciato nel corso della riunione periodica per fare il punto delle attività avviate all'interno dei protocolli sottoscritti nel 2014 per sostenere l'inserimento lavorativo di detenuti ed ex detenuti e asilanti
Questa mattina, nella Sala Consiliare della Provincia di Varese, si è svolta una riunione plenaria per fare il punto su due importanti protocolli d’intesa sottoscritti nel 2024, con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale e lavorativa di persone vulnerabili nel territorio. Gli accordi in discussione sono i seguenti:
- “Protocollo di Intesa per Promuovere e Sostenere il Reinserimento Sociale e Lavorativo delle Persone Detenute, Ex Detenute e in Esecuzione Penale Esterna”
- “Protocollo di Intesa per Favorire l’Inserimento Socio-Lavorativo dei Titolari di Protezione Internazionale”
Gli incontri hanno visto la partecipazione di tutti gli enti firmatari, tra cui istituzioni pubbliche, organizzazioni sindacali, cooperative e il terzo settore, con l’intento di monitorare e valutare lo sviluppo delle azioni previste e di pianificare le future iniziative.
Le Dichiarazioni
Salvatore Pasquariello, Prefetto di Varese, ha sottolineato l’importanza di questo incontro per monitorare gli sviluppi delle azioni intraprese e per pianificare le future iniziative legate ai due protocolli. «Oggi siamo riuniti per un monitoraggio delle iniziative del passate e programmare quelle del prossimo anno. Il nostro obiettivo è fare il punto sull’attuazione dei protocolli e programmare le iniziative future, coinvolgendo anche la Fondazione Comunitaria del Varesotto, che presenterà le sue iniziative correlate ai nostri progetti».
Francesca Fiorella, Coordinatrice dei Gruppi di Lavoro per i protocolli, ha illustrato i progressi dei progetti, sottolineando come le attività messe in campo abbiano prodotto risultati positivi: «Abbiamo attivato diverse attività, sia all’interno delle carceri, per favorire la formazione e il reinserimento socio-lavorativo, che per i titolari di protezione internazionale, per cui sono stati avviati progetti di inserimento lavorativo. La collaborazione con gli enti e le organizzazioni locali è stata molto proficua e il bilancio è positivo».
Il coinvolgimento della Fondazione Comunitaria del Varesotto
Durante la riunione è stato annunciato il coinvolgimento della Fondazione Comunitaria del Varesotto. Massimiliano Pavanello, Segretario Generale della Fondazione, ha illustrato l’iniziativa: «La Fondazione Comunitaria ha iniziato a promuovere un progetto integrato, creando alleanze con diversi soggetti, grazie al dialogo e al confronto costante con il Prefetto. L’obiettivo è supportare la creazione di reti solidali nel territorio e favorire l’integrazione delle persone detenute ed dei titolari di protezione internazionale, attraverso attività concrete come laboratori occupazionali, corsi di formazione e iniziative culturali»
Un esempio delle iniziative già avviate include laboratori di falegnameria, orticoltura e terapia occupazionale per i detenuti, oltre a progetti di arte terapia e attività teatrali, che non solo offrono un’occasione di reintegrazione nel tessuto sociale, ma anche la possibilità di esprimere e rielaborare il proprio vissuto. «Vogliamo creare dei luoghi di cura e comunità, sia dentro che fuori le carceri. Un altro aspetto fondamentale è la collaborazione con le scuole e le comunità locali, per un coinvolgimento reciproco che aiuti a superare le barriere».
Un Progetto a Lungo Periodo
Il percorso intrapreso ha avuto inizio nel settembre 2025, con l’avvio di un progetto integrato che punta a rafforzare la rete tra le diverse istituzioni e associazioni, al fine di sviluppare una visione condivisa e ampia sul tema dell’inclusione. “La Fondazione Comunitaria del Varesotto mette a disposizione 70.000 euro per finanziare l’80% dei costi delle attività» ha spiegato Pavanello.
Nei prossimi mesi, il progetto proseguirà con il coinvolgimento di nuovi enti e istituzioni, con un incontro previsto al Teatro Sociale di Busto Arsizio per fare il punto sugli sviluppi.
Questo incontro ha rappresentato un’importante occasione di confronto e pianificazione per migliorare ulteriormente le iniziative in corso e sviluppare soluzioni sempre più inclusive e concrete, con un’attenzione particolare alle esigenze delle persone più vulnerabili del nostro territorio.
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