Pedemontana, confronto in Commissione territorio: sindaci divisi sul pedaggio B2
I sindaci di quattordici comuni si sono detti preoccupati per il pedaggio della tratta B2, ritenuto penalizzante per gli utenti abituali e potenzialmente impattante su traffico e ambiente
Si è svolto un confronto definito “costruttivo e positivo” dal presidente della Commissione Territorio, Jonathan Lobati, che ha riunito in audizione i sindaci dei Comuni interessati dalla tratta B2 della Pedemontana, insieme ai rappresentanti delle Province di Como e Monza Brianza e agli assessori regionali Claudia Terzi e Alessandro Fermi.
Secondo Lobati, la Commissione ha svolto “un ruolo di raccordo tra gli enti locali”, nella consapevolezza del carattere strategico dell’infrastruttura per l’intero territorio lombardo.
I sindaci di quattordici Comuni hanno presentato un documento in cui esprimono preoccupazione per il pedaggiamento della tratta B2, ritenuto penalizzante per gli utenti abituali e potenzialmente impattante su traffico e ambiente. Le richieste principali riguardano misure di esenzione o agevolazione eque, uno studio di fattibilità sugli effetti economici delle ipotesi di gratuità o esenzione parziale e criteri che tengano conto dell’utilizzo effettivo dell’infrastruttura, più che della residenza.
Durante l’incontro sono intervenuti numerosi amministratori e consiglieri regionali. In chiusura, l’assessore Terzi ha ricordato che la politica tariffaria deriva da una concessione statale risalente al 1990 e non rientra nelle competenze dirette della Regione, che tuttavia continuerà a lavorare sulle compensazioni ambientali e sul dialogo con i territori. A gennaio verrà convocato un tavolo di confronto per approfondire eventuali proposte relative a traffico e politica tariffaria.
Como–Lecco, linea ferroviaria verso l’elettrificazione: chiesti chiarimenti su tempi e criticità
In una seconda audizione, la Commissione ha incontrato i dirigenti di RFI, Trenord, Camera di Commercio Como-Lecco e Meta srl per fare il punto sull’elettrificazione della linea Como–Lecco e sulla gestione dei passaggi a livello, nell’ambito di interventi infrastrutturali che sul territorio lecchese valgono circa un miliardo di euro.
Il consigliere Giacomo Zamperini, che aveva richiesto l’incontro, ha evidenziato l’importanza dell’opera per migliorare la mobilità della fascia pedemontana e ridurre la dipendenza dai collegamenti con Milano, chiedendo però un confronto serrato sui disagi attesi nei due anni di lavori. Ha proposto di riconvocare il tavolo tecnico già a gennaio per definire priorità condivise da sottoporre a RFI e Trenord.
Il consigliere Gianmario Fragomeli ha espresso preoccupazione per l’impatto dei cantieri sulle aree tra Lecco e Bergamo, chiedendo ulteriori approfondimenti sulle criticità legate alle chiusure previste.
L’incontro si è concluso con l’impegno a proseguire il dialogo istituzionale per coordinare interventi, tempistiche e misure di mitigazione.
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