Il Comune: “Telos impone atti di prepotenza alla città”
Dura presa di posizione dell'amministrazione comunale dopo le occupazioni dei giorni scorsi e la manifestazione che si è svolta sabato pomeriggio
Quanto sta accadendo in queste ultime ore in città non è più una protesta di giovani arrabbiati per essere stati sgomberati dai luoghi che hanno occupato abusivamente per anni. Occupazioni silenti e dormienti durante la passata amministrazione di centrodestra.
Non siamo in presenza di una "questione giovanile" come vorrebbe far credere la sinistra estrema da una parte e a destra una nota parlamentare che vive lontana dalla città in mondi privilegiati e dorati o movimenti di estrema destra.
I gruppi giovanili della città già oggi discutono pubblicamente e democraticamente usando gli spazi pubblici esistenti e non seguiranno le sirene dell’estremismo.
Quale giustizia sociale c’è nell’occupare un immobile Aler assegnato attraverso un percorso pubblico e trasparente ad un giovane in uscita da una comunità terapeutica che sta ricevendo sostegno e assistenza dalla società?
Quale giustizia sociale c’è nell’occupare un immobile comunale in procinto di essere assegnato dopo un bando pubblico per esercitare un commercio di prossimità?
Quale giustizia sociale c’è nell’occupare immobili fatiscenti che sono destinati al recupero per essere riassegnati a fasce svantaggiate di cittadini?
Le tre occupazioni di immobili avvenute in data 25 settembre 2014 e nel pomeriggio del giorno in corso stanno a dimostrare che è in corso una vera e propria strategia politica a vasto raggio. L’antagonismo politico vorrebbe esercitare una sorta di contropotere, di illegalità diffusa, per decidere arbitrariamente il destino e l’utilizzo di beni pubblici e privati. È una visione che non condividiamo e che contrastiamo, perché lontana anni luce dalla democrazia consolidatasi in Italia.
Tutto quanto sta accadendo e accadrà nei prossimi giorni e settimane rischia di essere soltanto arroganza e prevaricazione di chi si chiama fuori dalle regole democratiche che la comunità rispetta e l’Amministrazione persegue. La manifestazione non autorizzata del 27 settembre 2014 rappresenta l’ennesimo atto di prepotenza imposto alla città. Il danno che l’antagonismo politico sta producendo a Saronno non è più tollerabile. Eppure, già sappiamo che ci saranno le solite strumentalizzazioni delle destre pronte per interesse di parte ad approfittare della situazione per alimentare sterili e interessate polemiche contro il Sindaco e l’Amministrazione.
A Saronno, in questo momento non c’è un problema di sicurezza, ma di ordine pubblico, di rispetto della legalità e delle regole democratiche che vanno preservate e salvaguardate da minoranze arroganti e settarie nell’interesse di tutti i cittadini che l’Amministrazione è chiamata a rappresentare. Auguriamo anche che quanti hanno incautamente sottoscritto, in buona fede, un appello per salvare agibilità politica per i "giovani" realizzino quanto la loro fiducia sia stata mal riposta.
L’Amministrazione di Saronno rimarrà ferma nel perseguire il rispetto delle regole democratiche e non intende subire il ricatto di chi esercita nuove forme di squadrismo e sosterrà le azioni delle forze dell’ordine finalizzate a garantire a tutti i cittadini una vita libera e serena nella propria città.
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