Ryanair affida l’handling a una cooperativa? “Siamo preoccupati”
Le voci inquietano lavoratori e sindacalisti: non preoccupa tanto l'impatto immediato di quattro rotte in più, quanto il rischio che si accenda una corsa al ribasso

Non è tutto ora quel che vien con Ryanair: se l’annuncio dell’arrivo della compagnia low-cost irlandese ha acceso grande (e fin eccessivo) entusiasmo, c’è anche chi – nelle pieghe della notizia – prospetta anche cambiamenti non proprio positivi. Lavoratori e sindacalisti che si occupano di handling a Malpensa sono sul piede di guerra di fronte all’ipotesi che la low-cost, per limare qualche centesimo ulteriore sui biglietti, sia pronta a utilizzare a Malpensa non un’azienda esistente, ma una nuova cooperativa.
«Sembra infatti certo che il nuovo vettore si faccia assistere non da una delle aziende di handling già presenti sullo scalo, ma da una cooperativa» dicono in una nota congiunta Cgil, Cisl, Uil, Ugl e i sindacato autonomo Flai e la sigla di base Usb. Una prospettiva che è considerata «estremamente preoccupante» dai sindacati: «non si comprende il motivo e la necessità di fare entrare nuovi soggetti con forme contrattuali oggettivamente meno tutelanti e strutture organizzative ai limiti della legalità». Il timore non è solo legato alla singola cooperativa, ma alla dinamica che rischia d’innescarsi, secondo confederali, sindacati autonomi e di base: il rischio è che «la parola d’ordine» diventi «“allineare il costo del lavoro al mercato”, portando la rincorsa al ribasso in una spirale senza fine». Il tutto su un aeroporto che già lo scorso anno, durante la chiusura di Orio al Serio per lavori, aveva dimostrato di saper gestire un aumento di traffico di ben altra portata, ricorrendo alle aziende già operative.
In ogni caso, il mondo del handling si sta mobilitando: «Siamo sin d’ora pronti a manifestare con forza e determinazione la volontà di voler essere protagonisti del nostro futuro. È importante incrementare le attività su Malpensa, ma questo non deve avvenire attraverso il più spietato dumping sociale a discapito dei lavoratori e della qualità del servizio e della sicurezza. Per queste ragioni attiveremo immediatamente le nostre strutture per un pieno coinvolgimento di tutti i lavoratori delle aziende di handling su Malpensa». In particolare sono allo studio alcune assemblee dei lavoratori in luogo pubblico, per rendere visibile il disagio e la preoccupazione.
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