Ad accogliere i profughi di Comerio anche la Chiesa evangelica
Anche i pastori di Ispra al fianco del Sindaco Aimetti che ospita, in una sua casa, cinque profughi. Un progetto che mira ad attivare alcune doti lavoro per disoccupati comeriensi
Sono arrivati a Comerio cinque profughi provenienti dal Bangladesh. Sono ospitati nella casa di proprietà del Sindaco Silvio Aimetti che vuole attivare, con i fondi legati all’ospitalità, delle borse lavoro per giovani disoccupati del paese.
L’arrivo rientra in un progetto che l’amministrazione ha avviato d’intesa con alcune realtà del volontariato: Cooperativa lotta all’emarginazione, le Associazioni di Comerio AVEB e San Vincenzo, le Scuole, la Caritas e le Comunità religiose del territorio.
E proprio oggi, alla porta e del sindaco si sono presentati due rappresentanti della Comunità Evangelica di Ispra – Varese che hanno chiesto di contribuire al progetto di accoglienza: « Hanno saputo di questa nostra iniziativa e mi hanno cercato – spiega Silvio Aimetti – si sono offerti di raccogliere abbigliamento e beni di prima necessità ma hanno anche proposto iniziative ricreative e culturali. Siamo proprio all’inizio della progettazione – chiarisce il sindaco – per questo abbiamo attivato un tavolo con tutti gli enti coinvolti, per costruire un progetto che permetta a questi giovani di integrarsi e di vivere in modo dignitoso fino al completamento delle loro pratiche burocratiche. Partiremo dalle lezioni di italiano e amplieremo con incarichi in attività di tipo volontaristico»
Parallelamente, gli uffici comunali stanno individuando i destinatari delle borse lavoro con cui attivare stage nelle aziende che si renderanno disponibili: « Siamo ancora all’inizio. Il progetto è complesso e articolato. Per questo continueremo a coinvolgere tutti i soggetti per affrontare di volta in volta novità, modifiche ma anche le difficoltà che potremo incontrare».
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scusate ma da quando delle persone provenienti dal bagladesh sono dei profughi? quale guerra ci sarebbe nel loro stato.
il loro stato non fa parte di quelli selezionati dall’onu per i profugi, ma noi ce li prendiamo tutti lo stesso