Dedica e palloncini per il piccolo Martino
Il Varese 1910 intitolerà al bimbo scomparso a Rivarolo il campetto-gabbia del Franco Ossola. E domenica, in occasione del match con il Crotone, i suoi compagni accompagneranno in campo i calciatori
Martino, 6 anni, non c’è più, avvelenato insieme a papà Fabrizio e al fratello Luca dal maledetto monossido di carbonio sprigionatosi all’interno del camper di famiglia nell’area del crossdromo di Rivarolo Canavese. Il suo sorriso e il suo nome però continueranno a illuminare il "Franco Ossola" di Masnago, il grande stadio cittadino dove Martino Colombo si allenava con gli amici della Scuola Calcio del Varese e dove assisteva alle partite dei suoi idoli in maglia biancorossa.
Il primo momento in cui il piccolo calciatore residente a Besozzo sarà ricordato dalla sua squadra è previsto per domani (martedì 12 novembre), giornata di allenamento per la squadra di Martino guidata da Marco Caccianiga, che della Scuola Calcio è anche il responsabile. Alle 15 in punto, orario di inizio della seduta di allenamento, al giovanissimo giocatore sarà intitolata la "gabbia" posta accanto al campo in sintetico di Masnago, la piccola porzione in erba artificiale sulla quale sono soliti "sgambettare" i bambini più piccoli tra quelli che frequentano i corsi ludico-sportivi del Varese. Alla breve cerimonia – conferma il "Caccia" – ci saranno tutti i compagni; toccherà poi a loro, la classe 2007, accompagnare sul terreno di gioco i calciatori di Varese e Crotone che domenica 17 si sfideranno nell’arena principale di Masnago.
I compagni di Martino porteranno a centrocampo un palloncino colorato a testa e lo libereranno al cielo quando lo speaker leggerà il messaggio che ricorderà la famiglia Colombo. Poi il gruppo prenderà posto nel settore distinti, proprio dove Fabrizio, Luca e Martino si sedevano per tifare Varese durante le partite di Serie B, visto che erano pronti a partecipare insieme a ogni iniziativa.
Dopo queste due manifestazioni immediate, il Varese penserà a rinnovare il ricordo del piccolo Martino anche in futuro. «Stiamo pensando a una giornata di gioco in un sabato in cui il Varese sarà in trasferta – racconta Caccianiga con la voce addolorata – così da avere a disposizione il grande campo di Masnago. Vorremmo chiamarla "Il sorriso di Martino" e organizzarla in modo che i bimbi della sua età si possano divertire con partite a ripetizione sull’erba che di solito è calcata dalla Serie B. Per fare una festa che sia più forte del dramma, quel dramma che ora sta vivendo mamma Licia a cui dovremo restare tutti vicini. Non solo ora, ma anche nei prossimi tempi quando il dolore sarà altrettanto forte ma anche più solitario. Il Varese le starà vicino».
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