Elmec, 45 anni di buone pratiche quotidiane
È l'unica varesina tra le 16 grandi imprese lombarde premiate da Regione Lombardia e Unioncamere per il bilancio sociale
Tra le 16 grandi imprese lombarde premiate da Regione Lombardia e Unioncamere per le buone prassi di responsabilità sociale c’è anche – ed è l’unica varesina – Elmec Informatica spa di Brunello. Un bel riconoscimento per un’azienda che quest’anno taglia il traguardo dei 45 anni di attività. Correva l’anno 1971, quando Cesare Corti e Clemente Ballerio diedero vita alla Elmec, acronimo che sta per elaborazione meccanografica, oggi uno dei principali vendor di tecnologia e servizi con sei sedi in Italia, una in Svizzera e oltre 500 collaboratori.
Elmec ha fatto l‘en plein ricevendo il riconoscimento per tutti e sei i capitoli trattati: progetti di sostenibilità ambientale, qualità del lavoro e relazioni con il personale, iniziative nei confronti della società civile, iniziative nei confronti della comunità locale e del territorio, qualità delle relazioni con i fornitori, governo e gestione responsabile dell’azienda.
«La responsabilità sociale – spiega Rinaldo Corti, amministratore delegato di Elmec – è il frutto di un percorso fatto negli anni. Affermare e condividere i valori che guidano un’azienda non è un semplice esercizio di stile, ma è buona pratica quotidiana, pensiero che deve diventare azione. Le ricadute positive sono evidenti, a partire dal rapporto con i collaboratori, soprattutto quando si parla di welfare integrativo. Basti pensare a due coniugi che lavorano nella stessa azienda e che possono accedere a servizi e beni a prezzo agevolato. L’effetto “fidelizzazione” alimenta la comunità che ha come riferimento l’impresa».

«Elmec era già impegnata in molti progetti in grado di favorire una qualità di vita migliore, in particolare per le generazioni future – aggiunge Marco Maroni responsabile risorse umane di Elmec -. Il nostro lavoro è stato quindi leggere in modo coerente ciò che già avevamo in casa e incasellarlo in categorie misurabili. Per fare tutto ciò è stato costituito il team Life@Elmec con varie competenze, team di cui fa parte anche la Supsi, la scuola universitaria professionale della Svizzera Italiana. Il riconoscimento ottenuto ha un valore importante non solo per noi ma anche in termini di network tra le imprese che hanno partecipato al bando».
Sembrerebbe scontato parlare di innovazione per un’impresa che si occupa di connettività, reti e nuove tecnologie informatiche, ma ciò che colpisce sfogliando il bilancio sociale di Elmec è la consapevolezza dell’azienda di esercitare il ruolo di presidio culturale sui temi del cambiamento. «Buona parte delle nostre iniziative marketplace riguardano la formazione e più in generale la cultura – sottolinea Rinaldo Corti -. Non si tratta solo di spiegare la tecnologia attraverso tecnici qualificati, ma di allargare questo sguardo grazie al contributo di esponenti del mondo della scuola, dell’imprenditoria, della scienza e dello sport».
Il bilancio di sostenibilità è un tema centrale nel dibattito europeo, tanto che nel 2011 la Commissione aveva sottolineato la necessità di portare la trasparenza alle informazioni sociali e ambientali fornite dalle imprese di tutti i settori a un livello elevato comparabile in tutti gli stati membri. «Dal 2017 il bilancio sociale – conclude Corti – diventerà obbligatorio per le grandi aziende. Penso che questo passaggio sarà cruciale per riportare la cultura d’impresa nella giusta considerazione da parte della società».
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