I lavoratori Iselfa incrociano le braccia

Braccia incrociate per 8 ore. I lavoratori dell’azienda metalmeccanica Iselfa Spa di Solbiate Arno si sono fermati per protestare sullo stallo raggiunto dalle trattative sindacali con l’azienda.

Oggetto del contendere sono la conferma del contratto di secondo livello per i lavoratori e il rispetto di alcune consuetudini di lavoro che l’azienda vorrebbe modificare per aumentare la produttività.

«Ci siamo detti pronti a sperimentare alcune nuove modalità che l’azienda propone per aumentare la capacità produttiva complessiva – spiega il sindacalista CUB Antonio Ferrari in presidio insieme ai lavoratori -, il problema è che le modifiche richieste riguardano le pause e le rotazioni del lavoro su settori molto pesanti della forgia. Il lavoro in queste fasi è molto duro e lo testimoniano le parole dei lavoratori stessi soggetti a condizioni estremamente pesanti da sopportare».

Il confronto tra lavoratori ed azienda alla Iselfa è stato un capitolo a più riprese e non è la prima volta che i primi incrociano le braccia negli ultimi anni. L’azienda, inoltre, ha affrontato diverse fasi di ridimensionamento della forza lavoro e di ristrutturazione finanziaria negli anni della crisi.

«Le nostre richieste – spiega Ferrari ai cancelli della fabbrica di via Roma – sono quelle di confermare almeno la media del premio concordato con il contratto dello scorso anno e di non toccare l’attuale organizzazione delle pause di lavoro per non compromettere l’integrità e la sicurezza dei lavoratori». Riuniti in assemblea i scioperanti decideranno come continuare la protesta la prossima settimana.