Si dimette il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle
Stefano Provasio lascia il consiglio dopo un anno e tre mesi
Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Stefano Provasio, si dimette dall’incarico. Una scelta di «alternanza», dice il comunicato diramato da Provasio, che è stato tra i primi eletti in provincia di Varese: gli subentrerà Mariano Picone. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato con cui Provasio spiega la sua scelta
Dopo una lunga riflessione, ho deciso di dimettermi dalla carica di Consigliere Comunale.
Sono passati più di 15 mesi dalla mia elezione ed anche solo in 15 mesi cambiano molte cose nella vita di una persona, nella disponibilità di tempo e attenzione da poter dedicare a questo importante impegno.
Fare il consigliere è un incarico notevole, delicatissimo, è l’anello che unisce i cittadini con il Comune, e sentendo di non riuscire più a dedicare ad esso il tempo e la dedizione che richiederebbe, scelgo di ritirarmi.
Ho aderito per impegno e passione a questo progetto quando ancora in Italia il Movimento non era così forte e seguito come invece sta succedendo ora.
Eravamo pochi, avevamo pochi comuni, pochi consiglieri, ma gli ideali su cui il M5S si fondava erano chiarissimi e intoccabili, ed in pochi anni siamo diventati la prima forza politica nazionale.
Sia come attivista prima, che come consigliere poi, ho sempre espresso con limpidezza ed onestà il mio pensiero, rispetto ad una gestione locale e nazionale i cui modi, sistemi e toni sono noti a tutti, così come la loro rispondenza ai valori per i quali avevamo così tanto lottato ed ancora continuiamo a farlo.
Ogni impegno politico però, ha sempre due volti, uno nazionale e uno locale.
Per questo motivo ho scelto in questi anni di portare il mio contributo nella nostra realtà locale, perché volevo portare i valori del Movimento all’interno dell’amministrazione pubblica, così come tanti altri colleghi, attraverso il nostro impegno instancabile che spendiamo ogni giorno, senza secondi fini nè benefici personali, sacrificandoci al massimo delle nostre possibilità, nonostante spesso il confronto non sia stato sempre dei più sereni ed avendo ricevuto una pioggia costante e spropositata di attacchi che avrebbe scoraggiato chiunque.
Un lavoro psicologicamente molto pesante, ma portato avanti anche con la gioia dei risultati ottenuti, pensando unicamente al bene della nostra città, senza cedere a scelte che porterebbero meno contestazioni oggi e facili voti un domani, ma che risulterebbero difficili da sostenere per il nostro Comune, che soprattutto negli ultimi mesi, relativamente ai fatti che tutti conosciamo, ha accusato il colpo, sia nella sua amministrazione che nella cittadinanza.
Per chi porta avanti questo incarico con serietà e maturità, sa che fare il Consigliere significa ricoprire una posizione sottoposta a enormi carichi di responsabilità e di pressione sociale e mediatica, soprattutto ora che lo Stato sta strangolando gli enti locali con una irresponsabilità mai vista, e di cui arriva ai cittadini una percezione distorta, poichè vedono gli effetti senza poter comprendere chi è in realtà che sta togliendo loro servizi e diritti fondamentali.
In questi mesi abbiamo presentato interrogazioni e mozioni che hanno sicuramente ravvivato il clima soporifero della precedente legislatura; alcune sono passate altre no, ma di questo eravamo coscienti, vista la nostra posizione.
Abbiamo portato il controllo del vicinato in città ed il baratto amministrativo sta prendendo forma.
Non sono passate le nostre proposte sul TTIP e sul Bilancio Partecipato, questo perché la maggioranza non ha ben chiaro che il primo sta mettendo in ginocchio la nostra dignità di paese ed il nostro lavoro ed il secondo non è prerogativa dei paesi sudamericani (in Italia molti comuni l’hanno adottato).
Mi congedo dai colleghi Consiglieri, dell’opposizione e della maggioranza, ciascuno con le sue capacità e il suo percorso politico, spesso molto più lungo del nostro. Ho apprezzato alcuni di voi e ho stima dell’impegno che mettete in questo ruolo, di altri non posso dire nulla, in quanto non ho avuto modo di poterne conoscere le qualità.
Vorrei anche ringraziare e citare la segreteria e i dipendenti comunali, che svolgono un lavoro nell’ombra, apparentemente invisibile per i cittadini, ma senza il quale i mille servizi che il Comune offre loro non potrebbero esistere. Ho conosciuto alcune persone di professionalità e dedizione profonda, che si spendono con tutte le loro capacità per offrire il servizio che è a loro affidato; ringrazio anche per la pazienza dimostrata nei miei confronti per la poca esperienza nel rapportarmi con l’amministrazione.
Saluto i giornalisti, ricordando quanto è importante la loro funzione, che è quella di tradurre ai cittadini, in modo semplice e comprensibile, le notizie della macchina comunale, così tecniche e difficili. A voi il compito di offrire i fatti, di dare una visione completa, perché siano poi i cittadini stessi a formarsi una libera opinione, senza leggerla già suggerita tra le righe, come troppo spesso accade.
Ringrazio tutti i cittadini che ci hanno votato e quelli che non l’hanno fatto, pur non avendo cariche o ruoli come i nostri, si danno da fare in mille modi nella nostra città per il bene comune, in tantissimi ambiti e senza compenso alcuno se non nella propria coscienza. La loro attività renderà Samarate una città migliore.
Ringrazio gli attivisti del Movimento 5 Stelle di Samarate, che in questi mesi mi sono stati vicini e soprattutto mi hanno sostenuto ed aiutato nel difficile compito assegnatomi; faccio i miei migliori auguri al nuovo Consigliere che prenderà il mio posto.
Chiedo scusa, per queste dimissioni, ai cittadini che mi avevano votato, spero possano apprezzare l’onestà di farmi da parte, non potendo più adempiere pienamente al mandato che avevano scelto per me; rimango chiaramente nel gruppo degli attivisti di Samarate, insieme nell’attesa di veder splendere le stelle anche qui.
Stefano Provasio
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