Cosa occorre per essere un leader?

Una settimana di dibattito e confronto in Israele con altri coetanei tedeschi e austriaci per individuare le qualità di chi deve deve guidare la società. Gli esempi? Tutti del passato

Un brain storming tra "gifted studentes" per imparare le tecniche della leadership. È l’esperienza vissuta da un gruppo di studenti dell’ITE Tosi di Busto, volati per una settimana in Israele per partecipare a un progetto che ha coinvolto due scuole tedesche, due austriache e alcuni istituti israeliani. 
Al centro del "debate", il confronto dialettico rigorosamente in inglese, le caratteristiche e gli obiettivi che dovrà avere il leader del futuro, capace di condurre la comunità verso una società migliore.
« Siamo partiti un po’ all’avventura – spiega Giorgia Bono di IV – Abbiamo approfondito la storia di Israele, la cultura, le leggi, il folklore. Ma non avevamo idea del lavoro che avremmo dovuto fare».

Nonostante la novità, i ragazzi sono riusciti a sorprendere e a far passare un messaggio "tutto italiano": « Avevamo a che fare con studenti considerati "gifted", cioè con doti superiori – spiega Giorgia – Frequentano sezioni speciali nelle loro scuole dove studiano programmi potenziati. Sono molto individualisti e fanno della loro capacità un vanto da sbandierare. Non sono portati a considerare il gruppo. Una visione che noi non potevamo accettare: la nostra formazione, la nostra cultura è improntata al gioco di squadra, al bilanciamento delle diverse capacità. Per questo abbiamo lavorato parecchio per introdurre un concetto nuovo ai più: il valore del confronto e loa capacità di trovare l’eccezionalità anche nella normalità».

Tanta determinazione ha sorpreso i presenti, dai ragazzi degli altri paesi, ai relatori del progetto, che si sono complimentati con il gruppo giunto da Busto: « Il nostro obiettivo è stato quello di individuare le caratteristiche di un leader – racconta Giorgia Testa, studentessa di III – così abbiamo definito un elenco di qualità, che vanno dall’attenzione, alla valorizzare chi sta attorno, all’ascolto anteponendo gli interessi della collettività, e indicato chi, secondo noi, rappresenta il vero leader. Sono usciti molti nomi, alcuni punti di riferimento della sfera personale come un genitore, un parente o un docente, ma anche alcuni popolari come John Lennon, Rita Levi Montalcini, Maria Montessori, Ghani, Yitzhak Rabin. Tutte personalità del passato che hanno inciso sulla società». 

Una settimana intensa, divisa tra turismo e approfondimento: « Sono rimasta molto impressionata da questo popolo – commenta Giorgia Testa – io mi aspettavo una società religiosa, che vive in condizioni di continue tensioni. Invece è un popolo incredibile, dove la religione è molto presente ma non è pervasiva. È una società occidentalizzata che conduce un’esistenza normale».

Galvanizzati dall’esperienza, soddisfatti per aver inciso sul gruppo di studenti nonostante il diverso approccio culturale, i ragazzi sono tornati parlando di un’esperienza molto positiva: « Per me è stata una bella sopresa – ha commentato la preside Nadia Cattaneo – quando sono tornati, sono venuti in presidenza per raccontare e, per nulla intimoriti, mi hanno trasmesso il loro entusiasmo, parlando con grande sicurezza. Hanno, inoltre, detto di aver capito meglio il grande valore formativo della scuola. Non posso, quindi, che ringraziare il Miur per averci coiunvolto nel progetto e l’Associazione "Noi del Tosi" per averne permesso la riuscita ».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Marzo 2013
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