“Il sito Unesco? Lo abbiamo già difeso”

Ida Petrillo ha risposto in consiglio comunale alla lettera diffusa alla stampa dal consigliere di minoranza Alessandro Colomba: "sue parole insulti all'impegno per il lavoro fatto"

IL monte san GiorgioConsigliere di minoranza chiama, sindaco risponde. E per le rime: Ida Petrillo, sindaco di Clivio, ha risposto nelle sedi proprie – l’ultimo consiglio comunale – alla mozione citata da una lettera anticipata alla stampa da Alessandro Colomba, consigliere di minoranza di Movimento Libero, che chiedeva servizi integrati per il depuratore che serve i paesi di Saltrio, Clivio e Viggiù e per quello che riguarda il sito Unesco del monte San Giorgio (nella foto).

«Clivio e i comuni limitrofi da anni svolgono servizi in convenzione e ciò anche prima della imposizione della legge. Già attualmente i tre comuni Viggiù, Saltrio e Clivio, hanno in comune vari servizi, in particolare la gestione Associata dell’acquedotto e la gestione della Scuola media di via Molino dell’Oglio dove abbiamo appena realizzato una tensostruttura che verrà utilizzata come palestra. Con il comune di Saltrio invece condividiamo la gestione dell’assistente sociale e dell’agente di polizia locale e con il Comune di Viggiù, la gestione della Piazzola rifiuti. Anche la nostra Polizia Locale è un servizio associato con altri comuni, un servizio in via di riassetto, sarà nostra premura comunicarvi il nuovo assetto non appena possibile. Infine è gestita in convenzione anche della figura del Segretario Comunale» ha precisato Petrillo. Che ha aggiunto: «Per quanto riguarda la richiesta della mozione stiamo già andando incontro alle richieste della legge per l’unione dei servizi e quindi al momento opportuno bisognerà discutere prima di tutto con gli altri comuni di un’ipotesi di Commissione. La presentazione di tale mozione ci sembra quindi inopportuna, dato che nei mesi precedenti il Signor Colomba ha contattato il vicesindaco per chiedere di partecipare ad alcune riunioni in merito, ed ha anche informato il Sindaco addirittura nel mese di Ottobre 2011 dell’intenzione di formare un tavolo di incontro tra i tre Comuni. Pertanto, alla luce delle risposte che abbiamo dato al signor Colomba, che sono state di apertura e collaborazione, a maggior ragione, respingiamo la mozione e ricordiamo che sarà compito solo delle amministrazioni comunali portare avanti tale progetto e non da esterne “menti illuminate”».

Il sindaco ha risposto in maniera particolarmente dura riguardo al sito Unesco: «Ricordo al signor Colomba che il sito Unesco non è assolutamente “fermo” ma tutt’altro. La fondazione da parte Svizzera, decantata nella lettera, è stata formata nel 2010 ben 7 anni dopo la nomina Unesco: perciò chi è più efficiente tra i due? Sinceramente siamo un pò infastiditi nell’essere sempre definiti ritardatari o come dice lei “correndo e disfando” per correre ai ripari. Per chi sta seguendo da vicino la formazione della nostra convenzione tra i comuni italiani, le sue parole sono solo insulti dato l’impegno e la diplomazia che si sta mettendo in atto per la formazione di tale struttura. La lettera diffusa da lei a tutti i giornali della Provincia è una pura accozzaglia di termini e pensieri, non corretti, non chiari e soprattutto accusatori e ciò, in qualità di Capofila del Monte San Giorgio della parte Italiana, non lo accetto e “chi ha veramente a cuore il nostro territorio” sarebbe lei? O sono tutti coloro che da anni hanno lavorato al progetto Unesco e tuttora stanno lavorando gratis? Io penso che tutti gli amministratori che si sono alternati a tale progetto debbano avere il rispetto dei cittadini e soprattutto degli altri amministratori tra i quali lei è stato chiamato a essere. Riepilogo di seguito tutto ciò che è stato fatto da due anni a questa parte e ribadisco, come già molte volte detto in altrettante occasioni, che la parte italiana del Sito Unesco è stata riconosciuta nel 2010 e dopo due anni siamo alla formazione della convenzione tra i comuni italiani». 

L’elenco, stilato dal sindaco, delle mosse già fatte per il sito Unesco

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Ottobre 2012
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