“L’ignoto, dal terrore al fascino”: convegno al castello
Venerdì 5 luglio, incontro organizzato dal Centro per le Storie Locali dell'Università dell'Insubria e dalla Fondazione Visconti di San Vito

«L’ignoto: dal terrore al fascino» è il titolo del convegno in programma venerdì 5 luglio dalle 15.30 alle 18.30 al Castello Visconti di San Vito a Somma Lombardo, con ingresso libero al pubblico e aperitivo finale.
L’iniziativa è organizzata dal Centro per le Storie Locali, e dalla Fondazione Visconti di San Vito, presieduta da Gaetano Galeone. L’appuntamento rientra nel calendario dell’Istituto di Studi Superiori dell’Insubria Gerolamo Cardano, associazione ospitata all’Università degli Studi dell’Insubria e fondata nel 2001 da Renzo Dionigi, che tuttora ne è al vertice, «con l’obiettivo di promuovere nel contesto territoriale insubre un confronto interdisciplinare tra personalità di grande rilievo culturale».
Il convegno si propone di indagare la paura, anzi il terrore, ma anche il fascino generati dall’incontro e dal confronto con l’ignoto e il diverso. Il tema verrà declinato in vari ambiti: storia antica e moderna, filosofia, psicoanalisi, neuroscienze e arte, coerentemente con l’impostazione multidisciplinare che caratterizza l’attività dell’Istituto Cardano.
Fitto il programma del convegno, le cui introduzione e conclusioni sono a cura di Claudia Storti dell’Università degli Studi di Milano. Giovanna Galimberti Biffino della Cattolica propone «Si vultis nihil timere, cogitate omnia esse metuenda», riflessioni a partire dalle «Naturales quaestiones» di Seneca. Marco Macciò e Lorenzo Rocca dell’associazione Dina Vallino affrontano il tema dell’«Ignoto nella metafora tra filosofia e psicoanalisi». «Sul perturbante. Intorno alla complessità strutturale della mente» è il tema di Filippo Maria Ferro dell’Università D’Annunzio di Chieti Pescara. Con Daniele Cassinelli, conservatore dei Musei Civici di Varese, si parla dell’«Arte degli anni Quaranta del Novecento. Un salto verso l’ignoto». Infine Paolo Luca Bernardini, studioso e docente dell’Insubria, indaga su «Criptozoologia tra storia della scienza e storia delle mentalità. Alcuni spunti lombardi».
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