Una tassa per i fungiatt frontalieri?
Nel pieno di una stagione promettente per gli appassionati, torna la proposta dell'Ucd di introdurre una tassazione per i cercatori che arrivano dall'estero
Riguarda i “fungiatt” provenienti dall’estero la proposta del presidente dell’Udc ticinese Piero Marchesi al Governo del Cantone.
Nel pieno di una stagione particolarmente soddisfacente per gli appassionati in Ticino fa discutere l’ipotesi di introdurre una tassa “per la raccolta dei funghi da applicare unicamente ai raccoglitori di funghi provenienti dall’estero mediante modifica della legge attuale”. In particolare il rappresentante del partito critica il mancato indotto per l’economia locale legato ai “frontalieri del fungo”: “Molti cittadini residenti nella vicina Italia giungono alle prime ore dell’alba sulle montagne e nei boschi ticinesi, raccolgono quantità importanti di funghi e ritornano al proprio domicilio senza neppure consumare un caffè in un esercizio pubblico. Nessuno li obbliga a farlo, certamente, ma neppure il Ticino a permettere loro la raccolta gratuita. In molte Regioni italiane di confine è obbligatorio un permesso rilasciato dalle Autorità preposte”.
Non è la prima volta che oltre confine si discute di questo tema e dei provvedimenti da adottare per regolare la raccolta nei boschi del territorio. Già in passato una mozione simile era stata presentata al fine di limitare l’arrivo dei fungiatt pendolari ma anche di evitare problematiche legate a infortuni e incidenti. Nei giorni scorsi il Cantone ha diffuso un documento in cui ricorda le buone pratiche e i consigli per dedicarsi a questa passione evitando rischi e pericoli.
Raccolta dei funghi, ecco dove si paga e dove serve il patentino
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