Ferno riapre il centro estivo “all’insegna della sicurezza e della socialità”
Il centro ricreativo sarà operativo per tutto il mese di luglio
Il centro estivo di Ferno scalda i motori: sarà aperto e attivo da lunedì 29 giugno al 31 luglio.
«L’idea di aprire il centro estivo è maturata già durante la fase due – spiega l’assessore alla Pubblica istruzione Sarah Foti – per andare incontro alle esigenze delle famiglie rientrate al lavoro, ma anche per restituire a bambini e ragazzi l’opportunità di ritrovare una forma di socialità alternativa all’isolamento forzato vissuto, ovviamente nella massima sicurezza e con tutte le accortezze del caso».
Si sono susseguite settimane di riflessioni e incontri per approfondire i contenuti delle linee guida governative e regionali, per studiare tutte le possibili soluzioni volte a preservare i bambini da ogni rischio e per non lasciare nulla al caso. Qualche giorno fa la decisione definitiva di aprire, anche a seguito dell’esito del sondaggio rivolto ai genitori: circa quaranta le risposte pervenute (soprattutto da parte di padri e madri di bambini della scuola primaria), tutte positive e interessate al centro estivo comunale. «Ci siamo resi conto – osserva Foti – che eravamo sulla strada giusta, perché il sondaggio ha confermato la forte esigenza delle famiglie di un centro estivo e di uno strumento di supporto e sostegno per i più piccoli».
Chi si occuperà delle bambine e dei bambini? Sarà la cooperativa Unison, che da tempo collabora con il comune di Ferno: «Già lo scorso anno aveva gestito il eentro estivo con grande successo», continua l’assessore. Le attività ricreative si svolgeranno per lo più negli spazi della scuola primaria “Mons. Bonetta”: verranno privilegiate le attività all’aperto, anche con uscite sul territorio, in piccoli gruppi, nel rispetto del rapporto educatore. «Ora partirà la fase della preiscrizione e quindi l’incontro con le famiglie. A breve incontrerò le famiglie interessate ad iscrivere i propri figli al centro estivo per capire le loro specifiche richieste e per confrontarci in un piano condiviso.Mai come in questa situazione è fondamentale fare rete e collaborare nel rispetto e per il bene di tutti, ma soprattutto dei nostri ragazzi».
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