Il bar di Santa Caterina riapre con la Via dei Sapori

Il punto ristoro dell’Eremo di santa Caterina a Leggiuno inaugurerà domani, martedì 14 luglio con una cerimonia ufficiale a cui prenderà parte anche il coro “New Israeli Vocal Ensamble”  offerto dall’associazione musicale Jubilate.

In pratica, non si tratterà di una vera e propria apertura dato che il bar, tavola fredda ormai dallo scorso aprile è al servizio delle migliaia di turisti che arrivano in visita. È però l’inizio di una nuova gestione, frutto di un accordo tra la Provincia, l’Agenzia Formativa e l’associazione non profit “La strada dei Sapori”.

« È un accordo a tre che mira a valorizzare l’Eremo – ha spiegato il Consigliere provinciale Paolo Bertocchi – dove troveranno spazio gli studenti dell’Agenzia formativa che continueranno a svolgere attività di stage o tirocinio. È un modello gestionale che la Provincia ha individuato e che potrebbe essere esteso anche ad altri siti importanti del nostro patrimonio».

Da sabato scorso, 11 luglio, il punto di ristoro è affidato all’associazione non profit La Strada dei sapori che ne ha assunto il rischio di impresa: « Siamo una libera associazione senza scopo di lucro e tutto ciò che si otterrà verrà reinvestito in favore dell’Agenzia formativa che potrà pagare i suoi tirocini  – spiega Angela Viola, Presidente della Strada dei sapori – Abbiamo deciso di assumerci questa responsabilità, ben diversa da quello che è il nostro spirito di associazione, perché crediamo nell’importanza di promuovere il territorio e trasmettere ai giovani questi valori culturali».

Al fianco dei dipendenti dell’associazione, dunque, arriveranno i ragazzi di Varese e Luino dell’Agenzia che così potranno mettere a frutto gli insegnamenti imparati in classe. Di fatto è la prosecuzione della “summer school” avviata con successo lo scorso anno e che aveva coinvolto circa 250 ragazzi, grazie anche all’appendice di attività proseguita nel corso dell’anno. Se la sperimentazione, che scadrà il 31 ottobre prossimo, supererà la prova, la convenzione entrerà a regime con una seconda fase fino al 1 giugno 2018.

Soddisfatto del rinnovato coinvolgimento dei giovani studenti si è detto Alessandro Bonfanti, del consiglio di amministrazione dell’Agenzia: « «Poter garantire l’esperienza della Summer school in un luogo simbolo come l’eremo e offrire questa opportunità ai nostri allievi è per noi motivo di grande soddisfazione. I ragazzi sono già stati contattati e stiamo attendendo le loro disponibilità».

Il modello individuato per la gestione dell’Eremo potrebbe risolvere il problema del taglio dei fondi: su questa falsa riga la Provincia si sta muovendo per la gestione del Chiostro di Voltorre che potrebbe essere affidato a tre  associazioni di volontari, d’intesa con Villa Recalcati e Comune di Gavirate.  In attesa ci sarebbero anche altri siti culturali dal monastero di Cairate a Santa Maria Foris Portas di Castelseprio. Gli accordi prevedono che la Provincia, pur mantenendo a sè le utenze, affidi a esterni, privati e associazioni, le attività promozionali e ricettive delle tante bellezze sparse nel varesotto.