Openjobmetis, offerta per Andrea Zerini
L'ala fiorentina nel mirino di Varese se dovesse scegliere di lasciare Brindisi: possibile una risposta in tempi brevi. Biancorossi verso la formula con sette stranieri

Con Arrigoni e Moretti in America, alla ricerca dei giocatori che dovranno formare l’ossatura portante della nuova Openjobmetis, il mercato biancorosso prosegue per quanto riguarda gli italiani. Messo sotto contratto Giancarlo Ferrero, piemontese che nell’ultima stagione ha giocato a Trapani, e quasi firmato (dovremmo essere ai dettagli) il “quarto lungo” – si tratta del giovane pivot Lorenzo Molinaro (2,04, classe 1992, da Agropoli) – lo staff dirigenziale ha avanzato un’offerta seria e molto concreta ad Andrea Zerini.
Fiorentino, classe 1988, 2,05 di altezza Zerini gioca da quattro anni con l’Enel Brindisi con la quale ha vissuto la scalata dalla LegaDue alle prime posizioni nella massima serie. L’ala, che a inizio mercato pareva interessare a Venezia, si trova ora a un bivio: l’alternativa a Varese sarebbe proprio quella di restare in Salento, a fronte di offerte monetarie che si sussurrano simili (secondo indiscrezioni intorno agli 80mila euro). La risposta di Zerini (foto Longo/SupportersMagazine) potrebbe essere imminente: sta a lui decidere se proseguire il matrimonio con l’Enel o se cambiare radicalmente città e società. A Brindisi l’ala potrebbe contare sul fatto di trovarsi tuttora bene e di poter giocare l’Eurocup; diversamente però il suo impiego nell’ultimo anno è stato minore del precedente e la prospettiva di una nuova avventura – a Varese il contratto sarebbe presumibilmente un biennale – in una piazza stimolante sembrano essere per lui stuzzicanti.
Rispetto a Ferrero e Molinaro, classici panchinari senza minuti garantiti, Zerini sarebbe invece l’italiano da far giocare (semplificando, il settimo o ottavo nella rotazione a disposizione di Moretti) con una certa continuità, pur partendo dal secondo quintetto. Il tutto considerando che, rispetto alle idee iniziali, la Openjobmetis dovrebbe scegliere nuovamente la formula del 3+4+5 (tre extracomunitari, quattro comunitari/Cotonou e cinque italiani): il mancato arrivo di un italiano da quintetto – la puntata forte era stata fatta su Luca Vitali che però è rimasto a Cremona – fa propendere per una squadra maggiormente straniera con tutti i pro (maggiore flessibilità, scelta ben più vasta) e i contro (minor attaccamento, costi superiori, impossibilità di concorrere al premio federale) del caso. Sempre che il mercato, con i suoi refoli, cambi il vento improvvisamente, ma di azzurri liberi che valgono una maglia da titolare in questo momento ce ne sono molto pochi.
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