Test di medicina: bocciata la metà dei candidati

All'Università dell'Insubria la percentuale dei promossi è leggermente superiore alla media nazionale dove i non idonei sono il 52%. Carenze registrate soprattutto nelle sezioni di cultura generale e logica

test medicina insubria 2010

Test di medicina e odontoiatria sempre più difficili. A livello nazionale i bocciati nelle prove d’ingresso universitarie rappresentano il 52% degli iscritti. Il risultato peggiore degli ultimi 3 anni: la maggior parte, quindi, non ha superato il punteggio minimo richiesto che era di 20 punti, per rispondere a 60 domande in 100 minuti suddivisi in 5 aree tematiche : cultura generale, logica, biologia, chimica e fisica/matematica.

Suo sito del Miur sono stati pubblicati i risultati per ora in forma anonima: i ragazzi dovranno attendere la prima settimana di ottobre per veder associata l’attuale sigla al nominativo.

All’Università dell’Insubria, i risultati sono stati più confortanti: i bocciati sono 212 su 460 partecipanti. Il voto medio registrato è stato di 22,56 a livello globale e del 31,7 tra gli idonei, leggermente inferiore a quella nazionale di 30,86.

Le statistiche ministeriale imputano alla cultura generale il principale problema dei partecipanti: molto meglio le risposte di logica, chimica e biologia. Una verità non del tutto confermata nella sessione varesina dove sono stati assegnati molti 0 o punteggi negativi proprio per in questa sezione. Nell’ateneo cittadino il punteggio massimo assegnato è stato 65,8  seguito da 5 risultati superiori al 50: in ben due casi, però, si registra 0 punti per la categoria “logica”.

La complessità delle prove non ha impedito, comunque, che a livello nazionale si ottenessero molti più idonei rispetto ai posti: ben 25.597 per i 10.321 ( 9529 per medicina e 792 per odontoiatria) posti a disposizione.
All’Università degli Studi di Torino si è registrato il punteggio più elevato, 80,90 anche se è Pavia l’ateneo con la media più elevata: 33,74. La più alta percentuale di idonei (66%) a Padova, seguono l’Università Milano-Bicocca (64%) e Verona (63%).

di
Pubblicato il 23 Settembre 2015
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.