Fratelli d’Italia “eredita” il simbolo di An
Giuseppe De Bernardi Martignoni, referente in consiglio comunale ed esponente di spicco di FdI, ha partecipato all'assemblea della Fondazione AN: ha vinto la corrente che sosteneva la continuità tra An e Fratelli d'Italia

«Siamo tornati a fare politica oltre l’immobilismo, oltre l’unanimismo. Abbiamo sbloccato la situazione della destra, grazie anche alla passione di Ignazio La Russa». Giuseppe De Bernardi Martignoni – consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Gallarate, esponente di spicco a livello provinciale, possibile candidato sindaco nel 2016 – esulta dopo il fine settimana che ha visto l’assemblea della Fondazione AN, “cassaforte” della destra italiana, oggi divisa da prospettive divergenti.
Da un lato la “mozione dei quarantenni” che pensava ad un futuro attraverso un nuovo soggetto politico, dall’altro la mozione di Fratelli d’Italia, che puntava a mantenere l’uso del simbolo e proporsi dunque come erede della tradizone di Movimento Sociale Italiano e Alleanza Nazionale. La prima «in sintesi prevedeva la costituzione di un nuovo soggetto politico ed era sostenuta da Gianni Alemanno e pare da Gianfranco Fini e prevedeva anche di togliere simbolo AN da Fratelli d’Italia» spiga De Bernardi, che ovviamente ha avversato (insieme anche ad altro delegato locale, Salvatore Marino di Jerago) la mozione dei quarantenni. «Fino all’ultimo si è cercato di arrivare ad una mozione unica per non rompere la Fondazione e il popolo di destra. La nostra proposta era un’apertura a Fratelli d’Italia, per andare verso un congresso, per decidere se mantenere FdI o andare altro congresso. Alla fine ha vinto la mozione”Fondazione per l’Italia”, vale a dire linea sostenuta La Russa, Meloni, Gasparri, Matteoli».267 a 222 l’esito del voto finale.
Un risultato, secondo De Bernardi Martignoni, da ascrivere proprio al “colonnello La Russa”, referente al Nord del partito lanciato da Giorgia Meloni. Molti commenti sottolineano come la destra esca ancora divisa da questa assemblea, ma per De Bernardi Martignoni il risultato è importante per altro «siamo tornati a fare politica oltre l’immobilismo, oltre l’unanimismo di facciata. Abbiamo sbloccato la situazione della destra, grazie anche alla passione di Ignazio La Russa». Nel corso della giornata di sabato i delegati si sono anche ritrovati a fronteggiare la protesta di altre schegge della destra di matrice fascista: fuori dall’hotel che ospitava l’assemblea si sono raccolti contestatori di Forza Nuova e Movimento Sociale Europeo.
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