“Con il sindaco andremo a trovare il signore in ospedale”
L'assessore Enrico Puricelli ribadisce che l'aggressione con rapina è un fatto isolato. "Città sicura"
«È un fatto isolato, Samarate è sicura». L’assessore del Comune di Samarate, Enrico Puricelli, è sicuro nel valutare la rapina con aggressione avvenuta a Verghera, zona nord della cittadina, nella mattina di martedì 17 novembre.
«A Samarate non succede nulla sul piano della sicurezza e le forze dell’ordine sono sempre presenti» spiega Puricelli, che ha seguito la vicenda nell’arco della giornata di martedì, anche in quanto delegato alla sicurezza. Un ferito grave e due rapinatori italiani in manette: di certo l’episodio è grave, ma l’esponente della maggioranza leghista vuole spegnere eventuali polemiche. E promette attenzione al samaratese ferito, il pensionato 76enne aggredito in casa dopo aver sorpreso i due ladri: «Appena tornerà il sindaco (in questi giorni in Puglia per lavoro, ndr) andremo a trovare il signore vittima dell’aggressione, come già avevamo fatto con la signora ferita nella rapina in macelleria».
Il riferimento è all’episodio avvenuto nel luglio del 2012, in cui la negoziante rimase ferita da un colpo di pistola. Da allora, non era mai successo nulla di così grave, nonostante una serie di furti notturni e rapine che avevano colpito in particolare le farmacie (di recente individuati anche alcuni colpevoli). Già nel 2012 il fatto violento creò qualche polemica sulla videosorveglianza: «Ma oggi il primo lotto è stato completato e passeremo al secondo lotto» dice Puricelli, che da assessore alla sicurezza nella prima amministrazione Tarantino aveva seguito l’iter (tormentato) del progetto.
L’aggressione di martedì è avvenuta in una zona sì residenziale, ma anche di passaggio, lungo la trafficata strada che collega Verghera con la zona industriale di Cardano, vicino all’incrocio con la via che conduce verso Samarate centro. Eppure, l’episodio ha sollevato anche qualche dubbio su aspetti per così dire “collaterali”, come l’illuminazione nelle zone periferiche. «È vero, in Via Quassoli c’è un problema, ma è eredità di un Piano Esecutivo, perchè spettava al privato intervenire» continua Puricelli. Un problema di conflitto tra competenze pubblico-privato, come si vede in altre zone (un esempio altrove? La lunga vicenda di piazza Falcone e Borsellino a Cardano): «Abbiamo lo stesso problema anche in Via Verdi, al centro recentemente di una commissione per risolvere la questione».
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