“Sessant’anni fa mi salvarono, ora li ho riabbracciati”

Un appello pubblicato sul giornale ha permesso di ritrovare le persone che nel '58 curarono Fortunato. Il racconto dell'incontro con i suoi salvatori

Fortunato Galtieri e i suoi salvatori

Gentile Direttore,

in data 8 dicembre 2008 il giornale da Lei diretto pubblicava una mia lettera sotto il titolo “Alla ricerca di chi mi aiutò 50 anni fa”, riferita alla ricerca di una persona che nel febbraio del 1958 mi aveva curato a seguito di un attacco di influenza asiatica mentre mi trovato in visita a un mio zio materno che prestava servizio nella Guardia di Finanza di Varese, in quel periodo distaccato allo Stabilimento SIC, ora Mazzucchelli, di Castiglione Olona (VA). Si tenga presente che allora vivevo da solo a Como Ponte Chiasso, lavorando a Chiasso (TI, Svizzera).

Due giorni dopo, il 10 dicembre 2008, il Suo giornale ospitava un’altra mia lettera sotto il titolo “Ho incontrato i miei salvatori”, nella quale precisavo che a seguito della pubblicazione della prima lettera, mi era pervenuta un’e-mail da Marco, nipote della persona che nel 1958 mi aveva curato, la sig.ra Annamaria Menegotto (allora 29enne, ora 87enne, ed io che allora avevo appena 17 anni, mentre ora ne ho 75), che mi informava che loro si ricordavano sia di me, sia di mio zio.

Presi immediatamente contatto con la sig.ra Annamaria, contatti che si sono susseguiti nel tempo, e fin da allora le avevo promesso di farle visita per ringraziarla per avermi trattato come uno della famiglia, curandomi per circa due settimane fino a completa guarigione.

Purtroppo ci ho messo un po’ di tempo per farlo, ma lunedì scorso, 29 febbraio 2016, finalmente sono andato a trovarla, accompagnato da mia moglie Franca Maria. L’incontro è stato davvero commovente. La sig.ra Annamaria ha voluto poi portarci al locale cimitero per fare una visita alle tombe dei suoi genitori. Siamo poi andati davanti allo stabilimento della Mazzucchelli dove all’epoca la famiglia Menegotto occupava un alloggio di servizio. Uno dei suoi fratelli, di cinque anni più giovane di me, si ricorda ancora “quel ragazzo moro e mingherlino”, come si ricorda anche di mio zio, il Finanziere (che ci ha lasciati nel 2000). Il merito di questo incontro avvenuto dopo 57 anni, è della Sua testata che aveva permesso la ripresa dei contatti 8 anni orsono.

Colgo quindi l’occasione sia per ringraziare Lei e il Suo giornale per la gentilezza e premura dimostratemi, come desidero ringraziare ancora una volta la sig.ra Annamaria e tutta la famiglia Menegotto di Castiglione Olona (VA) per il loro alto senso di umanità, che ha lasciato il segno nonostante siano trascorsi più di undici lustri.

Un cordiale e rispettoso saluto a Lei, alla Redazione e ai miei carissimi amici lombardi.

(Nella foto, da sn: Franca Maria Tegliucci, mia moglie, la sig.ra Annamaria Menegotto e io, Fortunato Galtieri) 

 

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Pubblicato il 04 Marzo 2016
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