Le Guardie Ecologiche Volontarie “cambiano pelle”
Non più semplici "controllori dei rifiuti" ma educatori all'ambiente a salvaguardia del patrimonio cittadino. Cercasi, però, nuove forze
Le Guardie ecologiche di Varese cambiano pelle.
Dopo i primi incontri con il nuovo assessore all’ambiente, Dino de Simone, le Gev non sono più semplici “controllori dei rifiuti” ed estensori di verbali per la spazzatura abbandonata (“una attività per cui il comune paga Aspem, e che quindi tocca alla società”commenta l’assessore) ma educatori della popolazione all’ambiente e attenti manutentori dello “status quo” della città Giardino.
«Le guardie ecologiche sono una risorsa molto importante per la città e il territorio – ha sottolineato il vicesindaco Daniele Zanzi – nel mio libro dedicai loro un capitolo intero, ringraziandole. Se questo gruppo diventasse un plotone di persone, sarebbe un’eccellenza per la città».
LE GEV, PIU’ EDUCATORI CHE GUARDIE
Niente stellette, nè gerarchie: «L’attività di polizia locale spetta alla Polizia Locale – ha sottolineato de Simone – il ruolo, già benemerito, delle guardie ecologiche è di essere amici e presenti con i cittadini per valorizzare il nostro patrimonio verde». Un lavoro “orizzontale” a salvaguardia della città e per la creazione di una cultura verde in città.
Meno ronde, quindi, e più educazione nelle scuole e con i cittadini: «In particolare uno dei ruoli su cui nei prossimi anni vogliamo dare molto risalto è quello dell’educazione ambientale e della valorizzazione dei nostri luoghi più belli – sottolinea l’assessore De Simone – In questo le Guardie Ecologiche potranno dare un contributo fondamentale. E poi contiamo anche su di loro per la valorizzazione dei nuovi Plis della Bevera e del parco sud di Varese: per essere pienamente utilizzati è necessario scoprire, e far scoprire, i sentieri che li rendono fruibili».
“RICOMINCIO DA 8”
Il risultato di questo cambio di passo, però, è stata la decimazione del vecchio corpo: ex coordinatore e 15 volontari si sono autosospesi. I restanti otto, però, hanno entusiasmo per tutti, e sono pronti a fare da formatori a una nuova generazione di guardie che vede nella vigilanza solo uno dei tre punti a cui il corpo volontario è tenuto: «La norma regionale ci attribuisce tre compiti: l’educazione ambientale, la vigilanza e la gestione del patrimonio ambientale – spiegano Gianluca Albertini, uno degli 8 da cui ripartirà il gruppo, volontari da circa 20 anni – contiamo di eseguire questi compiti con equilibrio».
«Quello che abbiamo da dare noi oggi, è la voglia di trasferire le conoscenze in questo campo – spiega Piergiorgio Marchi un altro degli otto, volontario da molti anni, anch’egli – Non vediamo l’ora che si iscrivano ai corsi ca cui le guardie ecologiche volontarie sono tenute prima di cominciare il loro impegno per la città. Sono interessantissimi, per chi ama il verde e il proprio comune, e anche professionalizzanti».
“LA CITTA’ GIARDINO TI CERCA”: COME DIVENTARE GUARDIA ECOLOGICA VOLONTARIA
Ora, la nuova amministrazione, e le guardie volontarie del “nuovo corso” cercano compagni di strada: i requisiti per diventare Guardia Ecologica Volontaria sono quelli di essere maggiorenni e cittadini italiani o di uno stato dell’Unione Europea; l’assenza di condanne penali definitive e l’idoneità fisica all’impiego.
Diventare G.E.V è “una cosa seria”: bisogna innanzitutto partecipare allo specifico corso gratuito di formazione organizzato dal Comune (2 ore di corso per trenta lezioni, in tutto 60 ore); superare, al termine del corso, l’esame finale davanti alla Commissione regionale; conseguire, superato l’esame, la nomina a Guardia particolare giurata da parte del Prefetto. Ottenuta la nomina dal Prefetto, il Comune emette il decreto di incarico alla G.E.V. che presterà giuramento davanti al Sindaco.
Una volta diventati Guardia Ecologica il lavoro è quello di informare i cittadini sulla legislazione vigente in materia di tutela ambientale, la vigilanza sui fattori, sulle componenti ambientali e sull’ambiente per prevenire, segnalare o accertare fatti e comportamenti sanzionati dalla normativa ambientale; collaborare con le autorità competenti per la raccolta di dati e informazioni relativi all’ambiente e per il monitoraggio ambientale e infinecollaborare con le autorità competenti per le operazioni di pronto intervento e di soccorso in caso di emergenza o di disastri di carattere ecologico.
Il link del corso per diventare GEV
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