Pd: “L’amministrazione compra i pali della luce a scatola chiusa”
Mercoledì il consiglio comunale ha votato l'avvio del progetto di acquisizione dei punti luce. Il Pd denuncia la mancanza di chiarezza, a partire dai costi

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Partito Democratico di Gallarate sulla delibera di avvio del riscatto dei punti luce (pali d’illuminazione pubblica), votata mercoledì sera in consiglio comunale
Ti impegneresti a comprare una villa in classe energetica A senza sapere il prezzo?
Lo faresti sapendo che, oggi, non hai sul conto i soldi per comprare niente e senza neanche avere la concessione di un mutuo?
La acquisteresti senza sapere come poi provvedere ai suoi costi di gestione ordinaria?
Tu non la faresti mai ma il Comune di Gallarate lo fa e dice che è una cosa normale.
Ieri sera, infatti, il Consiglio Comunale ha approvato l’avvio della procedura di acquisto di 4998 pali della luce di proprietà di Enel Sole per migliorarne l’efficienza energetica senza sapere dire quanto costeranno , senza avere stanziato a bilancio niente per comprarli e senza indicare come provvederà a gestirli.
L’opposizione ha segnalato, con gli strumenti consentiti dal regolamento, la mancanza di copertura finanziaria dell’operazione e il contrasto della delibera col buon senso, ma è stata tacciata di ostruzionismo, di ricerca del cavillo, di onnipotenza del diritto (sic !?!), di mancanza di fede nei dirigenti del Comune.
La maggioranza ha così deciso di impegnare il Comune a comprare la rete di illuminazione a scatola chiusa senza rispondere neanche agli interrogativi sul futuro, su come intende gestire il servizio e su quali risparmi si avrebbero. Chi fa domande scomode ma scontate viene energicamente invitato da alcuni consiglieri a non farlo più (ma invitato è un eufemismo), forse per non turbare la paterna bontà del presidente del consiglio…
L’unica cosa che è stata ammessa dallo stesso sindaco è che certamente con la delibera di ieri il Comune di Gallarate non potrà accedere ai finanziamenti del bando regionale Lumen (l’unica cosa che avrebbe potuto in qualche modo giustificare l’urgenza nell’andare ad approvare in fretta e furia la delibera) perché non ha il possesso dei pali che si è impegnato a comprare.
In conclusione, il PD è assolutamente d’accordo a rendere più efficiente ed ecologica la pubblica illuminazione di Gallarate attraverso il futuro acquisto dei pali ma secondo un iter dettato dalla ragionevolezza ancor prima che dalla legge: prima si fa una stima del prezzo presunto, poi si reperiscono in bilancio le risorse per l’acquisto, infine si vota una delibera che impegna il Comune all’acquisto indicando le modalità di gestione.
Si chiede solo trasparenza e chiarezza: chiediamo troppo?
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