Ermolli indagato: peculato, truffa e associazione per delinquere
Sequestrati documenti nello studio dell'ex vicesindaco. L'avvocato: "Contestazioni da chiarire, chiederemo dissequestro"

All’ex vicesindaco di Varese, Gianpaolo Ermolli, la guardia di finanza ha sequestrato una serie di atti relative al suo lavoro come imprenditore immobiliare attivo a Varese e in provincia. Il suo avvocato, Fabio Margarini, sta riflettendo sulla strategia difensiva ma nel suo studio, la mattina dopo lo scoppio della bufera giudiziaria (leggi), c’è solo un avviso di garanzia con i capi di imputazione ma senza che venga specificato meglio il contesto delle imputazioni. Fabio Margarini storce il naso e sta valutando le contromosse. Non è escluso che chieda un dissequestro della carte al più presto. Intanto le contestazioni sono comunque di un certo rilievo: a Gianpaolo Ermolli viene contestata associazione per delinquere, truffa e concorso in peculato. Quest’ultimo è un reato che in qualche modo attiene alla sfera dei contatti con la pubblica amministrazione.
Ermolli si dice sereno e di fronte alle contestazioni oppone la sua correttezza nella sua attività professionale. Quello che sappiamo, finora, è che Ermolli è indagato insieme a Luca Galli, leghista e presidente della Fondazione comunitaria del Varesotto, ma ci sono altre otto persone finite nel mirino della magistratura di cui attualmente non si sa nulla.
I due politici indagati non hanno apparentemente relazioni tra di loro. Galli, 48 anni, è un ingegnere che da molti anni si occupa di finanza e organizzazione aziendale. E’ il direttore generale dell’importante Fondazione Minoprio in provincia di Como, l’ente regionale che gestisce la scuola professionale di Vertemate con Minoprio. E’ entrato in collisione con la Lega, che ora lo vuole espellere (leggi), anche per i suoi ottimi rapporti con gli uomini della finanza cattolica lombarda ex DC.
Ermolli, invece, lo scorso anno, dopo una ventennale militanza in Forza Italia, ha cambiato partito e ha aderito alla Lega Civica (leggi) il gruppo di ex Udc che a Varese è vicino alla maggioranza di Centrosinistra, ma senza dichiararlo. Partecipa alle commissioni, ma è noto anche per la sua attività di imprenditore immobiliare. E’ stato vicesindaco nella prima giunta di centrodestra di Attilio Fontana, ma non ha ruoli istituzionali dal 2011.
Entrambi i politici sono invischiati in una inchiesta in cui è spuntata anche l’accusa di abuso di intermediazione finanziaria. Il mistero da chiarire è come mai l’indagine sui presiti della Fondazione Molina abbia portato gli inquirenti a indagare in questa direzione. Le supposizioni sono tante e il giro tra affari e politica è stato raccontato diffusamente nei mesi scorsi, ma ora che la guardia di finanza è entrata nel vivo, la curiosità aumenta.
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