“Li accogliamo da due anni: l’esperienza è molto positiva”
Il Sindaco Aimetti traccia il bilancio dell'accoglienza di alcuni richiedenti asilo. Una decisione che ha anche creato lavoro per tre residenti
Due anni fa aveva scommesso su un modello positivo di accoglienza. Aveva messo a disposizione una sua proprietà per provare a dare risposte serie e costruttive che portassero valore a tutta la comunità.
A distanza di tempo, mentre polemiche e difficoltà legate all’accoglienza continuano a tenere banco, il sindaco di Comerio Silvio Aimetti traccia un bilancio della sua esperienza: « In questi giorni molto travagliati per gli arrivi di tanti migranti sulle nostre coste, mi sono ricordato che proprio oggi sono passati due anni dalla decisione, condivisa con la mia famiglia e con la maggioranza consigliare di allora (nel frattempo vi sono state le elezioni), di ospitare un piccolo gruppo di richiedenti asilo in un immobile di mia proprietà.
Il bilancio è molto positivo, prima di tutto per la mia famiglia e per i miei figli. Sono contento di aver fatto questa scelta che mi ha permesso: di conoscere ed apprezzare queste Persone che vengono da lontano con le loro storie di grande difficoltà, di collaborare con gli operatori molto validi della cooperativa Colce, con la Caritas e la Chiesa luterana, e con le Scuole, di condividere assieme ad altri Sindaci questa esperienza di accoglienza, per qualcuno di loro sicuramente non semplice, che ci ha portato a costituire la rete civica dei sindaci per l’accoglienza, ad avere avuto l’assoluto privilegio di incontrare il Papa per portare la nostra testimonianza, ma soprattutto questa esperienza mi ha fatto capire che è possibile aiutare delle Persone (perché sono Persone!!) senza peraltro trascurare gli Italiani in difficoltà ( con i fondi stanziati per l’accoglienza, il Sindaco ha creato delle borse lavoro per residenti disoccupati) . I richiedenti asilo hanno svolto diversi lavori di pubblica utilità e nel contempo alcuni Italiani hanno potuto reinserirsi in ambiti lavorativi. Non è sempre stato tutto rose e fiori, le critiche e qualche minaccia sono arrivate, comunque rifarei tutto quello che ho fatto, anzi probabilmente avrei potuto fare di più».
Un modello, quello nato a Comerio sollevando qualche perplessità e critica, ha permesso di ospitare 8 richiedenti asilo e di dare, nel contempo, un’occasione a tre residenti segnalati dai servizi sociale che hanno iniziato esperienze lavorative in aziende del settore della componentistica.
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