Univa: Siamo sulla strada giusta. Il manifatturiero ha ripreso la sua marcia
È un quadro positivo quello tracciato dagli industriali nella conferenza stampa di inizio anno. Ritornano gli investimenti e la produzione cresce in tutti i settori analizzati. Riccardo Comerio: «Non sacrifichiamo il piano nazionale industria 4.0 sull'altare della campagna elettorale»

Dalla conferenza stampa di inizio d’anno sull’indagine relativa agli investimenti realizzata dall’Unione industriali della provincia di Varese arrivano due indicazioni importanti. La prima è che il 74% delle imprese intervistate ha fatto almeno un investimento nel 2017. La seconda riguarda il piano nazionale industria 4.0, rivelatosi fondamentale nella ripresa, considerato che il 52% delle imprese manifatturiere del territorio ha fatto investimenti utilizzando uno o più incentivi previsti dalla legge. In particolare è stata la Nuova Sabatini a fare la parte del leone, facendo registrare un + 60,6% dei finanziamenti garantiti dal Fondo centrale, per un totale di 53 operazioni per 20 milioni di euro.
È interessante notare che il 32% delle imprese che hanno adottato almeno una misura 4.0 hanno optato per due o tre strumenti: il 20% ha utilizzato l’iperammortamento, il 25% il credito d’imposta per ricerca e sviluppo, il 23% la nuova Sabatini e solo il 4% il patent box, che dà un’agevolazione fiscale per i redditi derivanti dall’utilizzo di opere dell’ingegno, brevetti industriali e marchi. In quest’ultimo caso è la complessità dello strumento ad aver “spaventato” le imprese, oltre al fatto che i fondi stanziati sono stati esauriti quasi subito dai grandi brand.
UNA CONVERGENZA POSITIVA DA TUTTI I SETTORI
Paola Margnini, responsabile dell’Ufficio studi di Univa, lo ha evidenziato a più riprese: «Era da tempo che la produzione non cresceva in tutti i settori. Segno che le cose ricominciano a funzionare». Il quarto trimestre del 2017, relativamente ai livelli produttivi, si è chiuso con un saldo delle risposte pari al 62%, in netto aumento rispetto ai tre mesi precedenti. Il segno più ha contrassegnato tutti i comparti analizzati, dal metalmeccanico (+56,4%) al tessile-abbigliamento (35,1%), dal chimico – farmaceutico (+100%) alla gomma – plastica (+87,1). Previsione positiva anche per il 2018 con l’unica eccezione del tessile-abbigliamento. Diminuiscono sensibilmente anche le ore di cassa integrazione (ordinaria, straordinaria e in deroga) autorizzate (-45,9%).
IL MESSAGGIO ALLA POLITICA: NON TOCCATE IL PIANO INDUSTRIA 4.0
Univa il prossimo 16 febbraio parteciperà alle assise generali di Confindustria a Verona. In quell’occasione porterà una serie di proposte per contribuire a disegnare la futura politica industriale. Il messaggio di Riccardo Comerio, presidente degli industriali, è chiarissimo: «Non sacrifichiamo il piano nazionale industria 4.0 sull’altare della campagna elettorale, ne va della nostra crescita. È un piano efficace, di facile accesso e immediatamente comprensibile. Piace alle imprese perché finalmente possiamo contare su una politica industriale degna di questo nome, uno dei pochissimi esempi degli ultimi 15 anni che guarda allo sviluppo industriale della nostra manifattura».
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