Il Varese è già al lavoro ma attende un segnale dalla società
La squadra di Tresoldi è già tornata ad allenarsi dopo il pari di Tortona. Mercoledì atteso l'intervento di un rappresentante dell'Assocalciatori per assistere i giocatori, sempre senza rimborsi

Niente riposo immediato per il Varese Calcio che a meno di 24 ore dal pareggio ottenuto sul campo del Derthona è tornato ad allenarsi a Masnago agli ordini di mister Paolo Tresoldi. Seduta come prevedibile leggera nella forma, ma pesante nella “testa”.
I giocatori e lo staff sono infatti sempre in attesa di notizie per quanto riguarda i rimborsi (si aspettano quelli di novembre), più volte promessi ma mai erogati né dal possessore delle quote societarie, Paolo Basile, né dalla famiglia Catellani che sta gestendo il club dal lato sportivo da prima di Natale.
Insistiamo a parlare ogni giorno (o quasi) di questa situazione, perché continuiamo a pensare che sia illogico che una società di calcio di Serie D non possa garantire neppure una “boccata d’ossigeno” a ragazzi che certo non percepiscono ingaggi principeschi. E proprio per far valere le loro ragioni, i giocatori del Varese potrebbero ricevere a breve – pare mercoledì – di un emissario dell’Associazione Italiana Calciatori, il “sindacato” del settore che si occupa anche di assistere gli atleti in difficoltà dal punto di vista degli emolumenti.
Ma è chiaro che lo stallo creatosi da settimane preoccupa tutti coloro che hanno a cuore le sorti del Varese. Al di là dei rimborsi (si stanno accumulando anche quelli dei mesi già trascorsi: dicembre e gennaio…) è sempre più urgente una sterzata e gli unici che la possono dare sono – congiuntamente – Basile e Catellani. Tra di loro, a quanto pare, ci sarebbe un foglio di carta già compilato sul quale è scritto il passaggio di mano del club. Ma se le firme in calce al documento non arrivano, perché le due parti (evidentemente) non hanno trovato tutti gli accordi necessari.
Intanto a Masnago l’unico dirigente quest’oggi presente era Alessandro Merlin, il direttore sportivo – contestato da alcuni tifosi per la costruzione della squadra – che però continua a stare vicino a giocatori e tecnici, e che ha lavorato per alleggerire di parecchio il monte ingaggi. Assenti i Catellani (a Tortona era presente il figlio Fulvio), di Basile neppure l’ombra. E il tempo continua a trascorrere.
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