Via le scritte anarchiche, ma al santuario compaiono i teli
Operai comunali al lavoro sul municipio e al sottopasso. Più complesso l'intervento sul santuario

Giornata da day after per la città degli amaretti che, dopo il raid degli anarchici, si è mobilitata per coprire scritte realizzate nel weekend.
Il Comune è bastato attivare gli operai comunali, comunque scortati dalla polizia locale, per ripristinare l’ordine sulla facciata del Municipio e il sottopassaggio di via Primo Maggio. Anche per la scritta contro i religiosi sulla facciata di via Roma della Prepositurale è stata sufficiente una mano di vernice grigia ma per la facciata del Santuario la situazione è più complessa.
L’edifico è patrimonio dell’umanità tutelato dall’Unesco e per il suo altissimo valore artistico ed architettonico è sottoposto al controllo della Soprintendenza delle Belle Arti. Le tinteggiature quindi devono essere concordate e vagliate. Per questo motivo, non potendo cancellare i graffiti e la bestemmia realizzati dagli anarchici nella notte tra venerdì e sabato si è pensato di coprirli. Sono stati utilizzati dei teli bianchi, posizionati attraverso i supporti delle recinzioni da cantiere.
I graffiti fanno parte delle iniziative di solidarietà, partite con un corteo improvvisato venerdì pomeriggio, per il 25enne anarchico saronnese arrestato nella mattinata di venerdì per i disordini di Capodanno all’esterno del carcere Vallette a Torino.
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