“Non vendiamo il libro di Schettino, è inutile”
La Libreria Pagina 18 di Saronno e la Libreria Boragno di Busto hanno scelto di non mettere nei loro negozi il libro scritto dal comandante della Costa Concordia
«No al libro di Schettino nelle nostre librerie». Anche due librerie indipendenti del territorio varesino hanno deciso di non vendere il libro di Francesco Schettino, comandante della Costa Concordia affondata vicino all’Isola del Giglio dopo una manovra a dir poco azzardata. Evento durante il quale hanno inoltre perso la vita 32 persone durante il naufragio.
Ora Schettino ha pubblicato un libro dal titolo “Le verità sommerse” e su alcuni quotidiani nazionali ha avuto molto risalto la notizia di una libraia di Livorno che ha deciso di non vendere il suo libro. La stessa cosa, però, l’hanno decisa da tempo alcune librerie della provincia di Varese, che al momento dell’uscita, non hanno neppure valutato di prendere alcune copie del libro da tenere in negozio.
«Non l’ho nemmeno preso in considerazione – racconta Carla Pinna della Libreria Pagina 18 di Saronno -. Non lo vendiamo per un semplice motivo: perché dare spazio al punto di vista di uno che ha ottenuto fama lasciando morire delle persone per la sua inettitudine quando potremmo invece parlare di punti di vista e storie di chi la gente l’ha salvata per davvero? Perché non parliamo piuttosto di Padre Paolo Dall’Olio? Schettino non aggiunge nulla e dovremmo smetterla di dare spazio ai carnefici».
Sulla stressa linea anche Francesca Boragno, dell’omonima Libreria: «Mi sembra che onestamente sia legittimo discolparsi, ma attraverso un libro dove ci guadagna anche sulla pelle di tante persone, credo sia fuori luogo. Ci sono altri posti dove potersi difendere. Inoltre, se proprio vogliamo analizzare il fenomeno di questa tipologia di libri, non è che vendano molto. Se ne parla di più suo giornali con un articoletto, ma poi le vendite sono molto statiche. Oltre alla nostra scelta di non vendere il libro, si poterebbe anche risparmiare molta carta se si scegliesse meglio, e con maggiore responsabilità, cosa stampare».
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Questa libreria ha un nuovo cliente: IO. Mi recherò personalmente a fare acquisti.
Schettino è l’immagine del paese cafone, arrogante, sciatto.
Facile, automatico, giusto appoggiare queste posizioni…. Ma c’è sempre un MA: mi risulta che nel passato il fior fiore di certi personaggi, dopo aver insanguinato le strade italiane a colpi di mitra negli anni ’70 macchiandosi di gesti vigliacchi ed essersi poi “umanamente pentiti” (!!!), si siano ben rimpinzati il portafogli pubblicando Libri, magari ben recensiti, oltre a presenziare a Tavole rotonde e a ricevere prestigiosi inviti in Università….
Qualcosa non mi quadra…
Mi sembra una forma di censura.