Il fucile trovato a Pollizzi non è quello della strage di Induno

Tramonta subito l’potesi emersa durante le indagini per il delitto di Cugliate

È destinata a tramontare la speranza di risolvere il duplice delitto di Induno (due guardie giurate uccise nel corso di una rapina) attraverso le indagini sull’omicidio di Cugliate Fabiasco: il fucile trovato nell’appartamento in cui è stato arrestato Pietro Pollizzi non è quello usato a Induno. Pur essendo un’arma in uso all’esercito scvizzero (come quella che massacrò la guardie) il calibro dei proiettili è diverso. Anche se l’arma nei prossimi giorni verrà inviata in un centro specializzato di Parma per ulteriori accertamenti, pare dunque escluso il legame con il grave fatto di sangue. Accertamenti sono stati avviati anche in Svizzera per capire dove e quando è stato rubato il fucile. Pietro Pollizzi, intanto, rimane in carcere in attesa dell’interrogatorio di convalida; per lui l’accusa è di omicidio volontario. Rimane in bilico la questione del movente, anche se l’ipotesi più accreditata è ancora quella iniziale: Pollizzi ha ucciso Giorgio Perboni per attriti interni a un gruppo di malavitosi specializzati in rapine a banche e uffici postali.

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Pubblicato il 31 Maggio 2001
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