Trasporti: la Provincia convocherà le parti il 21 gennaio
All'ordine del giorno politiche della mobilità e sviluppo e analisi della contrattazione in corso
La convocazione era stata annunciata, ancora senza una data precisa, giovedì scorso, sperando forse di rasserenare il clima prima dello sciopero indetto dai sindacati di base: il presidente Reguzzoni, con un ritardo che ai più non è passato inosservato, aveva comunque rassicurato sulla volontà della Provincia di mantenere gli impegni presi il 21 dicembre, prefigurando tavoli di discussione intorno ai temi caldi della mobilità e al nuovo contratto del servizio pubblico dei trasporti.
Questa mattina è arrivata la conferma e la data ufficiale della convocazione: il tavolo di confronto si aprirà mercoledì 21 alle 11 nella sede della Provincia.
Al tavolo di Villa Recalcati saranno convocate le organizzazioni sindacali di categoria, le imprese di trasporto, i rappresentanti delle municipalizzate di Varese, Busto Arsizio e Gallarate, i rappresentanti dei comuni e delle amministrazioni locali di Saronno, Somma Lombardo, Laveno e Luino città nelle quali è in funzione un servizio di trasporto pubblico.
Due saranno gli argomenti all’ordine del giorno: politiche della mobilità per l’attuazione della riforma del trasporto pubblico locale e sviluppo e analisi della contrattazione in corso.
L’accordo del 21 dicembre, già al momento della firma, era stato salutato come un’importante passaggio di mediazione tra le parti, un "compromesso" di garanzia per lavoratori ed aziende. Un’operazione non semplice, come le recenti tensioni a Milano hanno dimostrato. Anche per questo Reguzzoni tiene a precisare, per sgombrare il campo da facili illusioni che «l’opera che ci accingiamo ad intraprendere non è né facile né semplice. La Provincia ha risorse limitate e le competenze in ambito di trasporto pubblico sono frazionate a più livelli». «Ma ci preme ottenere un risultato per avere un trasporto pubblico qualitativamente migliore dell’attuale rispettando al contempo le esigenze di lavoratori che non sono certo ad alto reddito».
«Si tratta di un impegno che assumiamo – conferma Carlo Baroni, assessore provinciale ai Trasporti e alla viabilità – per assicurare un miglioramento agli utenti dei mezzi pubblici, ai lavoratori delle aziende di trasporto e alle stesse società che lo gestiscono».
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