Tecnologie d’avanguardia per il Del Ponte

E’ stata inaugurata all’ospedale Filippo Del Ponte l’ecografia tridimensionale. Si tratta di un’apparecchiatura tecnologicamente avanzata, ma abbastanza diffusa. E’ l’ultimo acquisto voluto fortemente dal direttore generale dell’azienda ospedaliera Roberto Rotasperti, innamoratosi delle incredibili potenzialità di questa tecnologia: "Non si deve pensare però – sottolinea il direttore del dipartimento materno infantile Pierfrancesco Bolis – ad un macchinario che sostituisce il precedente. Il valore dell’ecografia bidimensionale rimane integro. La tecnologia 3D permette di individuare patologie difficilmente percettibili con la metodica tradizionale. Parliamo di patologie cardiache, di indagini approfondite sulla struttura del feto".
"La macchina 3D in sé non ha nulla di eccezionale oramai – aggiunge il professor Fabio Ghezzi della Clinica ostetrica e ginecologica – ciò che la rende all’avanguardia, e che giustifica il costo di 180 mila euro, sono i software installati e che noi continueremo ad implementare ed aggiornate. Questo sarà un work in progress che ci permetterà di affinare al meglio le nostre capacità di indagine".
L’ecografia bidimensionale non andrà in pensione, quindi. Anzi, continuerà ad essere impiegata nella stragrande maggioranza delle indagini prenatali: sarà effettuata solo in caso di richiesta del medico.
Al di là dei suoi grandi vantaggi diagnostici, per il grande pubblico delle mamme e dei papà, l’ecografia 3D vuole dire una visione nitida e "reale" del proprio bambino. Una sorta di film ottenuto grazie agli ultrasuoni.