Aumentano i residenti, la città si trasforma in cantiere

In città i centri direzionali di molte multinazionali: ventimila persone ogni giorno si spostano in centro per lavoro

Gru, scavi, ruspe. Gallarate sembra invasa da una corsa alla costruzione di nuovi insediamenti abitativi in tutti i rioni della città. Arrivando da Cavaria Con Premezzo o uscendo dall’autostrada A8 si viene accolti da grandi cantieri aperti che nel giro di qualche anno trasformeranno nuovamente il volto della città. Con la giunta Mucci il centro ha già assunto una nuova immagine, con un percorso pedonale vivibile e frequentato a tutte le ore del giorno e della notte, complici gli spettacoli teatrali offerti da una stagione che in provincia non ha pari, mercatini nei week-end e occasioni conviviali di vario tipo.

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Resta il fatto che lo sviluppo demografico previsto per il prossimo futuro, con le nuove edificazioni in fase di costruzione, spaventano molti, come testimoniano le lettere giunte al nostro giornale.

Passeggiando per la città, a piedi o in macchina, ad ogni angolo si incontrano ruspe e scavi che nascono dalla mattina alla sera: nasceranno complessi residenziali a Cedrate, Sciarè, Moriggia, Arnate, Cajello e nello stesso centro cittadino. E ancora, le agenzie immobiliari di Gallarate stanno nascendo come funghi: tante vetrine con offerte di vendita o affitto di ogni tipo, forma e dimensione.

Il Comune ha elaborato un documento, preambolo al piano di governo del territorio che sarà presentato entro la fine dell’anno in corso, nel quale, analizzati i bisogni della città, si prevede una crescita di Gallarate nell’ordine di 500 abitanti all’anno, per un totale di 2500 in cinque anni: «Già oggi – spiega Massimo Bossi, assessore all’Urbanistica – la popolazione cresce di circa 20 mila unità dal lunedì al venerdì. Gente che lavora a Gallarate e poi torna a casa nel week-end. Stanno portando in città i loro centri direzionali tante grosse aziende (Yamamay, Ansaldo, alcune compagnie aeree solo per citarne alcune), a breve ci sarà uno sviluppo economico e viabilistico che porterà un indotto importante e conseguentemente servizi da offrire e garantire. Ci stiamo muovendo per soddisfare in prospettiva le esigenze della città».

Impossibile non farsi domande vedendo tanti cantieri. La domanda da porsi è: la crescita immobiliare in corso risponde alle esigenze demografiche che il Comune immagina e prevede per i prossimi anni? La risposta del Comune è ovviamente sì, altri, come ad esempio il diessino Pierluigi Galli, da sempre accusano l’amministrazione comunale di voler cementificare la città e bollano le previsioni come utopistiche ed esagerate: «Secondo i nostri dati la disponibilità abitativa in città può accogliere ad oggi dai 12 ai 13mila nuovi arrivi. Evidentemente questa amministrazione è guidata da logiche di speculazione edilizia». Il tempo dirà chi ha ragione. Nel frattempo, prepariamoci a vivere l’ennesima trasformazione della città dei Due Galli.  

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Maggio 2007
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