Esenzioni ticket per le malattie croniche, questione superata

Il Consiglio regionale decide di non discutere di una proposta di legge popolare poichè superata dall'accord Stato-Regioni

«Dopo quanto stabilito nell’accordo Stato-Regioni dell’agosto 2001, la Giunta regionale ha adottato una serie di delibere per il contenimento, la razionalizzazione e la stabilizzazione della spesa sanitaria, in particolare ha ampliato notevolmente le casistiche di esenzione dai ticket. Le istanze contenute nel progetto di legge di iniziativa popolare che abbiamo esaminato in Commissione Sanità sono quindi quasi del tutto decadute, ad eccezione di quelle che riguardano la riduzione della franchigia per ricetta da 46 a 36 euro e l’istituzione di una Consulta regionale delle malattie rare. Argomenti che presuppongono determinate scelte politiche e sui quali devono essere fatte attente valutazioni di carattere socio-economico».

 

E’ con queste argomentazioni che il presidente della Commissione Sanità, Pietro Macconi (An), ha proposto all’Aula di non esaminare il progetto di legge di iniziativa popolare per l’esenzione dai ticket sulle prestazioni sanitarie in caso di malattie rare e croniche invalidanti, per nuclei familiari a basso reddito, per indagini di diagnosi precoce e per pronto soccorso. Proposta che il Consiglio regionale ha accolto con 38 voti favorevoli e 18 contrari.

 

Macconi ha spiegato che una delibera della Giunta regionale, nel 2004, ha già esentato dal pagamento del ticket per i farmaci tutte le persone che soffrono di malattie croniche invalidanti e rare o che hanno subito un trapianto d’organo e che vivono in famiglia con un reddito complessivo inferiore a 46.600 euro, progressivamente aumentato in base al numero dei componenti del nucleo familiare.

«Un’esenzione – ha sottolineato Macconi – che di fatto interessa circa un milione e mezzo di malati cronici e rari e gli stessi malati non devono comunque pagare alcunché per quanto riguarda prestazioni di specialistica ambulatoriale legate alle loro patologie».

Nel 2007, ha aggiunto Macconi, una successiva delibera di Giunta regionale ha esteso a tutti gli assistiti di età inferiore a 14 anni l’esenzione totale da ticket per prestazioni sanitarie specialistiche, di laboratorio, di diagnostica strumentale e farmaceutiche, indipendentemente dalle condizioni reddituali della famiglia.

In quell’atto è stata anche fissata a 25 euro la quota forfettaria di rimborso per gli accessi in “codice bianco” al Pronto soccorso (comprese le eventuali indagini diagnostiche e di laboratorio) dalla quale sono comunque esclusi i giovani di età inferiore ai 14 anni e le persone oltre i 65 anni, a prescindere dal loro reddito e per gli assistiti di altre fasce di età già esenti dalla compartecipazione alle prestazioni specialistiche.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Novembre 2007
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