Trofeo Binda, trionfo solitario di Emma Pooley
L'inglese della Specialized domina la prova di Coppa del Mondo di Cittiglio, con una fuga partita da lontano. Podio tutto straniero
Una donna sola al comando: la frase di Mario Ferretti legata a filo doppio con il mito di Fausto Coppi può tranquillamente essere aggiornata per raccontare la vittoria della britannica Emma Pooley nella tappa italiana di Coppa del Mondo di ciclismo femminile, il Trofeo Binda disputato con partenza e arrivo a Cittiglio.
Ventisei anni, atleta di punta del team Specialized, Pooley ha lasciato a bocca asciutta tutto il gotha del pedale mondiale (mancava solo l’olandese Vos tra le grandi della categoria) con un’azione iniziata lontanissima dal traguardo, all’inizio del primo giro del circuito ridotto che aveva nella salita di Orino il punto di maggior difficoltà. Quando (era il chilometro 76) una prima azione che oltre all’inglese conteneva Doppmann e Oki è stata stoppata dal gruppo, Pooley è ripartita come una locomotiva per non fermarsi mai più: il suo vantaggio è aumentato con il passare dei chilometri fino a valicare comodamente i
Stupisce però l’atteggiamento delle inseguitrici, rinunciatarie anche quando la distanza e la situazione lasciavano ampio spazio a un tentativo di rimonta. Invece un plotone di circa 40 elementi, con rappresentate tutte le squadre di punta, non ha trovato un minimo di accordo. Comportamento al limite dell’incomprensibile, del quale non si è minimamente curata Pooley, accolta dal meritato boato del pubblico, giunto molto numeroso a Cittiglio per la gara che porta con orgoglio il nome del Campionissimo Alfredo Binda.
A bocca asciutta le italiane, tra le più attese alla vigilia: il podio è stato infatti completato dall’olandese Suzanne De Goede e dalla veterana Diana Ziliute che in volata hanno bruciato il resto del gruppo delle migliori.
Nulla da fare neppure per la portacolori varesina, l’arcisatese Noemi Cantele, che a Cittiglio vinse da juniores ma che tra le Elite non ha mai trovato troppa fortuna. Per lei oggi un 14mo posto che certo non la soddisfa: «Non avevo la gamba giusta e ho desistito. Ci tenevo a far bene ma sono ancora un po’ indietro di condizione». Noemi un tentativo lo ha anche fatto, sullo strappo di Orino quando Pooley ancora non era imprendibile, a
Trofeo Binda – Cittiglio (
1) Pooley (Gbr – Specialized) in 3h 11’12”; 2) De Goede (Ola – Nurnberger) a 1’07” 3) Ziliute (Lit – Safi Pasta Zara) s. t.; 4) Oki (Jpn – Meinikini Selle Italia) s.t.; 5) Wood (Aus – High Road); 8) Bastianelli; 14) Cantele.
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