Cento carrozze d’epoca in cerca di una casa
Carrozze napoleoniche, diligenze, slitte, carri agricoli, collezionate dal padre di Pietro Ceriani al maneggio Garden: “Voglio realizzare il sogno di mio padre e creare un’esposizione”
Carrozze napoleoniche, diligenze, slitte, carri agricoli, persino un carro funebre per bambini. È la collezione di quasi centro carrozze d’epoca, tra il ’700 e il ‘900, ben tenuta in un magazzino a Cislago, da Pietro Ceriani che in questi mesi, da quando è scomparso suo padre nel marzo 2007, sta cercando di realizzare un sogno: “Lui avrebbe voluto aprire al pubblico questa collezione, renderla visibile a tutti”. E così Ceriani ha avviato contatti con Provincia e Regione che “sono rimasti alquanto stupiti e interessati di quello che ha fatto mio padre in vent’anni di passione”.
I Ceriani, infatti, sono appassionati di cavalli da sempre. Sono in proprietari del Garden Sporting Club, il secondo maneggio della Lombardia per numero di iscritti (ne contano oltre 500) e con più di cento cavalli. Fanno ippoterapia, corsi per giovani e adulti, oltre a competizioni e manifestazioni nazionali. In più, il padre di Pietro, Giovanni, collezionava dalla fine degli anni ’60 carrozze d’epoca: “Ha iniziato andando ad acquistare vecchi carretti nelle cascine abbandonate, oppure ai mercati – racconta Pietro, oggi alla guida dell’impresa di famiglia -. Poi li restaurava con pezzi possibilmente originali e ricostruendo le carrozze nei dettagli secondo fonti storiche che andava a reperire ovunque”.
Per un periodo due saloni della struttura del Garden sono stati dedicati all’esposizione delle carrozze aperte al pubblico. “Era stata fondata anche un’associazione, ma poi con il Comune non abbiamo trovato un accordo ed è stato chiuso tutto – racconta Pietro -. Le carrozze sono ancora ben tenute, in uno spazio più piccolo e condensato. Ma servirebbe una vera esposizione che le valorizzasse. La Regione ci ha suggerito la forma della collezione privata. Probabilmente con la Provincia ci sosterranno, ma dobbiamo prima avviare una vera catalogazione di tutto”.
Ed ecco che, facendo un giro nell’esposizione così come messa oggi, si scoprirono veri e propri gioielli come una carrozza “supertecnologica” per i tempi, del fine ‘700 realizzata a Milano per Napoleone, con tanto di “sospensioni” per ammortizzare i colpi della strada. Oppure le “slitte taxi” per l’inverno. O ancora le “minicarrozze” per bambini a cui venivano attaccati i pony. Fino ad arrivare anche a un carro funebre per bambini, tenuto in disparte “perché comunque è una forma di rispetto”.
Il sogno di Pietro è ora quello di realizzare il desiderio del padre di creare una vera esposizione di queste carrozze: “È un omaggio che si vuole rendere a mio padre – spiega emozionato -. Lui voleva che si costruisse qui vicino al maneggio un edificio dedicato a questa esposizione. Io dico che se anche si trova un posto per ricordare il suo nome e la collezione, sono aperto a discuterne. Voglio ricordarlo e realizzare il suo sogno”.
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