Anpi: “Rispettare la Palestina. Niente soldi alla Rsi”

Presa di posizione netta dell'associazione partigiani, riunita in assemblea a Varese

Riceviamo e pubblichiamo

Lo scorso sabato 17 gennaio, si é tenuta l’Assemblea della Sezione di Varese dell’ANPI, nel corso della quale, oltre alle tematiche interne ed ai temi di attualità politica cui la nostra Associazione non manca di dedicare la sua attenzione e la sua riflessione, due questioni hanno caratterizzato il dibattito: la situazione nella Striscia di Gaza e la proposta di Legge per l’istituzione di un ordine del Tricolore.

Sul primo punto, ancora una volta, la posizione delle/gli iscritte/i é emersa chiara: prima di tutto fermare le azioni belliche e rispettare i diritti del Popolo Palestinese, quindi la riapertura dei valichi e l’avvio di un serio processo che consenta, finalmente, la concretizzazione dell’auspicio “Due Popoli, due Stati”. Di fronte ad un conflitto medio-orientale, che si fa sempre più drammatico, nonostante le tregue più volte proclamate negli anni, l’ANPI, in coerenza con le sue sistematiche prese di posizione, chiede vigorosamente che si metta fine alla violenza da ambo le parti, che cessi il fuoco, che si giunga subito ad una tregua stabile e senza limiti temporali e quindi ad un accordo di pace che riconosca finalmente il diritto del popolo palestinese alla propria sovranità e allo Stato di Israele alla propria sicurezza. La guerra deve essere fermata ora. Non c’è più tempo per la vecchia politica, per la retorica, per gli appelli vuoti e inconcludenti. E’ venuto il tempo di un impegno forte, autorevole e coraggioso dell’Italia, della comunità internazionale e di tutti i costruttori di pace per mettere definitivamente fine a questa e a tutte le altre guerre del Medio Oriente.

Sul secondo punto, riprendendo una nota del 15/01/09 di ANPI Nazionale, la Sezione di Varese denuncia il tentativo di equiparare per legge i Partigiani ai repubblichini, come si vorrebbe fare attraverso la proposta di istituire l’ORDINE DEL TRICOLORE, una nuova onorificenza da assegnare indifferentemente a partigiani, deportati, internati militari e soldati e militi della RSI. Come dire che si vorrebbe premiare chi diede la vita per la libertà del nostro Paese e la Democrazia e i fiancheggiatori dei nazisti, i fucilatori di patrioti e di migliaia di vittime innocenti. Approvare un simile progetto di legge non sarebbe atto di riconciliazione, ma offesa alla memoria che dovrebbe essere, questa sì, oggetto di condivisione. La riconciliazione può avvenire solo intorno alla condivisione dei valori iscritti nella Costituzione. Si accetti questo, da parte di chi contrastò la lotta di Liberazione, da parte di chi, allora ed anche in anni a noi più vicini, fece riferimento al regime nazifascista ed allora si avrà condivisione e questa sia l’unica medaglia. Il voler mettere sullo stesso piano i Partigiani ed i Deportati con i repubblichini di Salò, contrasta con le ragioni politiche e morali che sono la base della nostra Costituzione.  
 

Ha scritto Oscar Luigi Scalfarosbagliato é il punto di partenza che é in contrasto con la realtà storica. Quando una decisione parte da una errata valutazione della verità storica, non può che generare falsità e imbroglio” ed ha aggiunto Carlo Azeglio Ciampiin nessun caso venga meno il rispetto delel ragioni del diritto e della storia”, ma anche l’attuale Presidente della Camera, On. Fini non ha avuto timore di affermare che “E’ doveroso dire che, se non é in discussione la buona fede, non si può equiparare chi stava da una parte e combatteva per una causa giusta di uguaglianza e libertà e chi, fatta salva la buonafede, stava dalla parte sbagliata” ed ha aggiunto “i resistenti stavano dalla parte giusta, i repubblichini dalla parte sbagliata” e dare medaglie a questa parte sarebbe un insulto non solo alla memoria, ma alal dignità del nostro Paese. La sezione di Varese, al pari delle altre e di ANPI nazionale, fa appello ai Parlamentari eletti nella nostra Provincia e a quante/i ricoprono ruoli istituzionali affinché questa operazione revisionista sia contrastata e battuta. 
 

                          Per ANPI Varese  
                 

                      Angelo Zappoli

                      (Presidente)

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Gennaio 2009
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