“Malpensa strategica? Macchè, sposteranno i voli da Linate”

Colanninno parla di aumento da 3 a 14 rotte internazionali. E' un successo? Per sindacati e opposizioni è una beffa

Nasce la nuova Alitalia e Malpensa ha solo 3 rotte intercontinetali. Ma Roberto Colaninno, presidente di Alitalia, dice: "Malpensa è stategica, aumenteremo le rotte internazionali da 3 a 14". Quando? Speranza reale o dichiarazione di facciata?

 

 

"In realtà, sarà spostata qualche rotta da Linate a Malpensa – dice Alessandro Alfieri del Pd lombardo – e badate, si tratta di voli internazionali, e non intercontinentali, che è una cosa ben diversa.

 

La coperta, però, è corta  si scateneranno le lobbies milanesi per non avere lo spostamento dei voli da Linate –  continua Alfieri – il fallimento di Alitalia è stato caricato sulle spalle degli italiani, che pagano 3,3 miliardi tra debiti della compagnia e ammortizzatori sociali per i lavoratori, lasciati da questa operazione, con le proprie tasse. E’ quasi una mezza finanziaria.

 

39 voli alla settimana partiranno da Linate e Malpensa e porteranno i passeggeri a Parigi Charles de Gaulle, a ingrossare le fila di Aifrance. Il Governo ha concesso ad Alitalia il monopolio sulla tratta Milano Roma, e le tariffe per i cittadini sono già state alzate".

 

 

Dai sindacati il giudizio è pessimo: "Siamo stufi di annunci e dichiarazioni – tuona Ezio Colombo della Filt Cgil -. Vogliono solo nascondere la realtà dei fatti, che al momento è tragica. Se Cai vorrà investire a Malpensa lo deve mettere nero su bianco, in quel fantomatico piano industriale da stilare con il nuovo "partner"

 

AirFrance-Klm. Dicono che Malpensa deve essere l’hub di riferimento per il Nord, ma promettono meno voli e meno movimenti paragonati solo a pochi anni fa: prima di arrivare a 1352 movimenti settimanali e circa un centinaio di destinazioni da Malpensa ne deve passare di acqua sotto i ponti.

 

Devono poi spiegare dove andranno a prendere gli aerei: li tolgono da Roma per metterli qui? Parole ne sono state dette tante, troppe: domani è un altro giorno, vedrete che ne diranno altre ancora". Domani mattina, 13 gennaio, in concomitanza con la partenza della nuova Alitalia, i sindacati del settore trasporti hanno organizzato una giornata di protesta: ritrovo alle 7 nell’area arrivi del T1, poi corteo e assemblea con i lavoratori.

 

"Vogliamo vedere i fatti – attacca Dario Grilanda della Fit Cisl -. Al momento davanti agli occhi abbiamo la penalizzazione di Malpensa dallo scorso aprile ad oggi e da domani non partirà più un solo chilo di merce da qui. Sicurezze occupazionali non ce ne sono, la situazione è pesantissima.

 

Continuano a ripetere che Malpensa deve tornare a svilupparsi: possiamo anche crederci, ma servono fatti. Stesso discorso per gli accordi bilaterali: rivederli è forse l’unico mezzo per rimettere in moto l’aeroporto, ma per ora di concreto non è stato fatto nulla".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Gennaio 2009
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