“Daverio” , la scuola riciclona
Su iniziativa degli studenti e con il supporto dell'Aspem Servizi è stata avviata all'interno dell'istituto scolastico una campagna di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata
Oggi che il problema della gestione dei rifiuti assume sempre maggiore rilevanza, il loro riciclaggio è diventato una necessità alla quale è sempre più pericoloso derogare. La questione è quindi di primaria importanza e, di fronte alla consapevolezza del problema, gli studenti dell’Isis "Francesco Daverio", con la collaborazione di alcuni professori e il supporto tecnico dell’Aspem di Varese, hanno deciso di dare il proprio contributo alla causa.
Da questo input è nato un progetto di sensibilizzazione che, partito in via sperimentale dall’istituto Daverio, si estenderà ad altre scuole della provincia, in primis all’Itpa casula dove è già stato fissato un incontro. Del resto il riciclaggio è a tutti gli effetti un fenomeno culturale e spesso porta a una riflessione su molte cattive abitudini della nostra società in tema di rifiuti, e quale luogo se non la scuola è quindi più adatto alla sua diffusione?
L’idea al "Daverio" nasce dall’iniziativa degli studenti Leila Zamperoni e Mirko Giarruso che, coordinati dal professore Emilio Puricelli e dalla professoressa Lodovica Serpero, si sono chiesti cosa si potesse fare per migliorare il sistema della raccolta dei rifiuti nell’istituto.
«Non sempre i giovani sono attenti ai problemi di questo genere – fanno presente i due studenti – con questo progetto e grazie all’aiuto dei professori abbiamo pensato di poter orientare maggiormente la loro attenzione verso i temi del rispetto ambientale proprio attraverso la raccolta differenziata». L’istituto consta di 54 classi e 1200 studenti tra geometri e ragionieri, «praticamente un piccolo paese e – come fa notare il professor Puricelli – qualcosa andava fatto, anche per mettere i ragazzi di fronte all’importanza di riciclare».
Il gruppo si è quindi rivolto all’Aspem che, nelle persone di Lidia Bassani responsabile della comunicazione e Emilio Affri assistente alla raccolta differenziata , si è subito prodigata di fornire alla scuola contenitori per la differenziazione dei rifiuti e di avviare una serie di incontri per sensibilizzare gli studenti sull’argomento e coordinare insieme a loro le modalità di raccolta.
«Un progetto che abbiamo accolto a braccia aperte – dice Lidia Bassani responsabile per Aspem – l’azienda si occupa solitamente della fase di raccolta quando i rifiuti sono già all’esterno delle case, con questo progetto riusciamo ad agire direttamente alla fonte, dove il rifiuto viene prodotto».
Il risultato dell’operazione sembra essere molto positivo «i ragazzi stanno rispondendo meglio di come ha risposto la città di Varese quando è stato introdotta la raccolta differenziata – dicono i due dipendenti di Aspem – e se adesso a Varese siamo riuscito addirittura a raggiungere la percentuale del 50% di rifiuti riciclati, questi ragazzi ci fanno sperare per il meglio».
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