Le giovani del Pd parlano della discriminazione della donna nel lavoro
Un incontro pubblico alla Sala Foyer del Museo del Tessile di Busto Arsizio giovedì 26 marzo alle ore 21. Parteciperanno donne lavortrici e imprenditrici del partito
Le difficoltà economiche attraversate dal nostro Paese stanno penalizzando in particolar modo l’occupazione femminile. “Molte ragazze e tante giovani donne hanno contratti di lavoro a tempo determinato, i primi a essere cancellati dall’aziende in difficoltà”, sottolinea Maria Chiara Gadda, responsabile provinciale della Giovani Democratiche e candidata Vice Sindaco alle prossime amministrative di Fagnano Olona. “Abbiamo deciso di formare un gruppo di giovani ragazze all’interno del PD varesino per sottolineare alcuni temi legati all’universo femminile che la politica tradizionale dimentica: non è possibile che in un Paese moderno come l’Italia la discriminazione di genere sul posto di lavoro sia ancora così accentuata. In Italia le donne sono più precarie e meno pagate dagli uomini, una situazione negativa che condiziona lo sviluppo economico del nostro Paese. La crisi sta colpendo l’occupazione femminile, ma senza un maggior contributo delle donne l’economia italiana non ripartirà in modo efficace, rimarca Maria Chiara Gadda, che evidenzia i dati forniti dall’Osservatorio sull’occupazione femminile del progetto “Donne al volante”, che indicano come in Italia le giovani laureate lavorino meno dei colleghi maschi, 33% contro il 47% dei neolaureati uomini, e come la discriminazione salariale superi in media i 400 euro per il primo impiego. L’occupazione femminile è arrivata nell’ultimo anno al 47,5%, mentre l’Unione Europea fissa nel 60% l’obiettivo da raggiungere.
Per affrontare un tema decisivo per il dibattito politico, tanto sul piano locale che a livello nazionale, abbiamo organizzato un incontro pubblico alla Sala Foyer del Museo del Tessile di Busto Arsizio giovedì 26 marzo alle ore 21. Parteciperanno all’iniziativa Diva Caramelli, ex delegata di Varese dell’Aidda, associazione imprenditrici e donne dirigenti d’aziende, la professoressa Maria Laura Di Tommaso, docente d’economia dell’Università di Torino, e l’eurodeputata del Partito Democratico Patrizia Toia. “L’Europa può svolgere un ruolo importante nell’incentivare l’occupazione femminile nel nostro Paese, che per tornare a crescere deve realizzare gli obiettivi della Strategia di Lisbona, che fissa nel 60% la quota di donne attive. Al momento attuale invece il tasso di occupazione femminile è solo il 46%. Anche nella nostra Provincia, dove il dato è sicuramente meno negativo rispetto alla tendenza nazionale, le donne scontano un tasso di disoccupazione doppio rispetto agli uomini, secondo gli ultimi dati disponibili rilevati prima della crisi finanziaria, che ha aggravato la situazione . Senza un intervento delle istituzioni che facilitino l’accesso e la permanenze delle donne nel mercato del lavoro, con crediti di imposta e più strutture dell’infanzia, la crisi sarà un’altra occasione persa dall’Italia, conclude la responsabile provinciale delle Giovani democratiche varesine.
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