Liceo Legnani, gli studenti diventano insegnanti
Per il quarto anno consecutivo portato a termine il progetto dell’indirizzo socio-psico-pedagogico con la scuola primaria Rodari
Il Progetto “FLT Practice” dell’indirizzo socio-psico-pedagogico del Liceo Legnani di Saronno a favore degli alunni dell’istituto Comprensivo Ignoto Militi (scuola primaria G. Rodari e I. Militi) è ormai una tradizione consolidata. Per il quarto anno consecutivo gli studenti delle classi 4 As e 4 Bs, guidati dalle insegnanti di Lingua Inglese Annunziata Romeo e Gemma Settembrini, hanno sperimentato sul campo i principi didattico-metodologici appresi sui banchi dando vita ad un laboratorio ludico-didattico in lingua inglese imparando ad insegnare. «Si tratta di un’occasione unica per entrambi – spiega la prof.ssa Marzia Luzzini specialista di lingua inglese – perché è un lavoro condiviso in un modello di insegnamento/apprendimento basato sulla motivazione e sul coinvolgimento totale. Un rapporto di reciproca collaborazione che permette agli studenti del liceo di provare dal vivo l’esperienza dell’insegnamento e per noi di osservare i nostri alunni in una situazione comunicativa in lingua straniera».
Prima di scendere in campo gli studenti sono stati ospiti per una mattinata presso la scuola G. Rodari dove guidati dalla professoressa Luzzini hanno sperimentato le diverse strategie utilizzate per insegnare Inglese ai più piccoli in maniera ludica e coinvolgente. Dopo questa “formazione metodologica” gli studenti hanno incominciato a progettare, guidate dalle loro insegnanti, i loro interventi nelle classi terze, quarte e quinte delle scuole primarie.
«Questa esperienza ha significato impegno – hanno commentato gli alunni del liceo – un impegno che sinceramente non avremmo mai pensato… per preparare i giochi, il materiale (cartelloni, disegni, scenografie), ideare le canzoni, gestire la vivacità e l’energia di un’orda di bambini felici della serie: non tutte le “bambinate” sono un gioco da ragazzi. Un impegno che però ci ha regalato immense soddisfazioni e ci ha ripagato con struggenti emozioni. Perché è nel sorriso spensierato, negli occhi che brillano curiosi, che si legge l’entusiasmo, la voglia di imparare e l’umiltà che i bambini ci insegnano».
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