“Noi, politici varesini del Pdl, a Roma con emozione”
Gli amministratori varesini del nuovo partito commentano la nascita del Popolo delle libertà: entusiasmo e progetti per il futuro
L’assessore regionale Raffaele Cattaneo, braccio destro di Roberto Formigoni, sarà certamente in prima linea: “Parteciperò a questo evento storico -dice – per la prima volta nella storia della politica italiana nasce un partito che aspira al 50 per cento dei consensi. Si tratta di una sfida ambiziosa ma che l’elettorato sembra apprezzare. La necessità di questo partito si era già sentita nel corso della manifestazione di Roma il 2 dicembre 2007, contro il governo Prodi. Nel nostro territorio siamo sicuri che anche l’elettorato leghista vuole questa fusione. La Lega rimane il nostro alleato ma anche un partito concorrente con cui ci confronteremo in una sfida costruttiva”.
Nino Caianiello, importante dirigente di Forza Italia e presidente della municipalizzate di Gallarate, è entusiasta e parla di «grandi aspirazioni per la nascita di un grande progetto. Andiamo a Roma consci di dover proseguire nell’attuazione del programma in continuità con la politica di Silvio Berlusconi in questi anni. In politica le aggregazioni non sono solo la somma ei consensi fini a sé stessi: per noi che siamo sul territorio sarà importante la fase della fusione concreta, anche se già nelle scorse provinciali ci siamo presentati uniti anticipando i tempi».
Insieme a lui c’è Nicola Mucci, sindaco di Gallarate: «Le aspettative sono tante – spiega -, l’animo è carico. Si comincia un percorso importante per il futuro politico del Paese e del territorio. C’è la volontà di lavorare per riuscire a fare del Pdl il partito degli italiani. Io finirò la mia esperienza amministrativa con grande impegno, poi vedremo».
Per Luca Daniel Ferrazzi, consigliere regionale e presidente provinciale della disciolta An, il Pdl «non dovrà essere il partito degli ex, ma un soggetto politico nuovo con nuovi compiti e nuove gerarchie. Noi entriamo con il nostro bagaglio di esperienza e conoscenza, dimostreremo sul campo le nostre capacità. Io vado a Roma felice perchè fondiamo il più grande partito italiano dopo un percorso lungo. Ora dovremo garantire democrazia all’interno per ben rappresentare i progetti e i programmi che i cittadini hanno votato».
L’ex deputato Marco Airaghi, punto di riferimento della destra è un convinto sostenitore della svolta. “Vado a Roma con animo convinto di stare oggi costruendo il più grande partito italiano, è una giornata che passerà alla storia si entra in un bipolarismo compiuto, è chiaro che sarà un partito grande, e dovrà essere fondato sulla partecipazione dei militanti e per questo la funzione di Alleanza nazionale sarà insostituibile”.
Giuseppe De Bernardi Martignoni, assessore provinciale ex An, parla di «voglia di cominciare una nuova avventura in seno ad un grande partito di centrodestra voluto dal popolo e dagli elettori. È un progetto nato da Fiuggi, che An ha sposato sciogliendosi settimana scorsa. Entriamo con i nostri valori per fare un partito liberale, nazionale e sociale».
– racconta – se c’era qualche perplessità al momento dell’episodio del predellino, oggi sappiamo che è effettivamente vincente la scelta di un partito unico, con molta più serenità andiamo avanti in questo senso, senza preoccupazioni, se non di tipo organizzativo, che ci risolveranno i dirigenti, e anche con An c’è un rapporto ormai consolidato da 15 anni, mai sgarri, e direi che è molto fisiologico quello che sta avvenendo. Abbiamo una dota enorme di governo a Varese e una alleanza molto forte con la Lega, ci sarà con loro una competizione positiva, e i risultati elettorali sono dovuti anche a questo”.
Sarà a Roma anche Stefano Clerici, consigliere comunale di An a Varese e figura carismatica di Azione Giovani: "Andiamo a Roma con l’entusiasmo di chi affronta la sfida più grande che la Destra abbia mai intrapreso nella storia d’Italia. AN porta in dote la carica straordinaria della sua militanza, che ben si concilia con il concetto di Popolo. La sfida del PdL è emozionante, e sarà vincente solo se sapremo formare e selezionare una nuova classe dirigente ispirandoci ai valori meritocratici".
Ciro Calemme, iscritto a Forza Italia, presidente di Aspem Reti: “Stiamo celebrando il primo congresso costituente, si sta concretizzando un progetto politico che darà una svolta politica al nostro paese, il nostro augurio è che sia non solo un partito di gestione di potere della nazione ma che sia un partito riformista, il nostro paese ha bisogno di riforme in tutti i settori, con l’auspicio di far parte di questo processo”.
Giampaolo Ermolli, ex vicesindaco forzista di Varese, è arrivato Fiumicino e sta andando al
congresso con una 500 rossa fiammante: “Stiamo raggiungendo la fiera, siamo partiti con un po’ di emozione, non è un passaggio scontato, è una bella giornata, per chi ha vissuto gli ambienti del centrodestra negli ultimi 15 anni ratifica una situazione che c’era da tempo, l’importante è che nel territorio poi si sappia tradurre entusiasmo, voglia di fare, impegno civico ed uscire dal potere per il potere. Se sarà così, può essere un rilancio politico forte”.TAG ARTICOLO
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