Centro culturale, il Pd sconfessa l’Italia dei Valori

"Sosteniamo il progetto, non c'è nessun dubbio da parte nostra". E nel dibattito si inserisce anche Luca Macchi (PdL): "La nuova biblioteca è una scelta voluta da pochi"







Esiste ancora la volontà di realizzare il centro culturale a Samarate?  A mettere in campo il dubbio e a innescare la polemica tra i partiti samaratesi è stata l’Italia dei Valori, che in un comunicato ha espresso la sua posizione contraria al centro culturale. L’IdV è rappresentata da un consigliere di maggioranza, Gildo Introini, e già questo ha fatto nascere qualche perplessità sul futuro dell’opera. Ma a creare scompiglio è stato soprattutto un altro passaggio del comunicato, laddove i rappresentanti del partito di Di Pietro informavano che «nel corso di una riunione non ufficiale della maggioranza (presente l’assessore Rino Rigato, NdR) è emersa a caratteri cubitali, la volontà dei consiglieri di non procedere assolutamente alla realizzazione del centro culturale», sottolineando le difficoltà di bilancio che deriverebbero dall’impegno per portare a compimento l’opera.

L’uscita dell’Italia dei Valori ha spiazzato la maggioranza e ha trovato sponda nell’opposizione di centro destra: «Finalmente i consiglieri esprimono il loro fastidio nei confronti delle scelte amministrative volute da pochi, meglio dire da pochissimi» ha attaccato Luca Macchi, rimasto rappresentante del PdL a Samarate. «Personalmente ho attaccato per più di un anno i consiglieri della Margherita e non solo, per non avere fermato il progetto del centro culturale, e aver permesso di spendere quattrini pubblici inutilmente per un progetto che ora nessuno vuole, nemmeno chi l’ha votato in consiglio». Un intervento accompagnato da critiche ad altre scelte della maggioranza, dalla gestione dell’azienda speciale alla Fondazione Montevecchio, e da un malizioso richiamo all’ala ex-Margherita del Pd.

«Leggiamo con stupore e anche un po’ di amarezza il comunicato stampa a firma dei signori Gildo Introini e Eliseo Sanfelice» ha invece commentato il Pd samaratese, che precisa che quella dei due esponenti locali dell’IdV è una «posizione personale» che non ha attinenza con quanto detto nella riunione informale, durante la quale «non si è discusso del centro culturale né si sono prese decisioni amministrative».  Di certo dai toni usati emerge che i rapporti con l’ex consigliere Ds Introini non sono particolarmente distesi. Al di là del confronto in atto all’interno alla maggioranza, i democratici confermano però l’appoggio all’amministrazione e al progetto:  «Per quanto riguarda la posizione del Pd rispetto al centro culturale, opera importante ed impegnativa che l’amministrazione Solanti ha inserito nel piano delle opere pubbliche, nulla è cambiato rispetto agli accordi politici intrapresi alcuni anni or sono, e, sino a che questa maggioranza riterrà l’opera necessaria ed opportuna, il PD sosterrà l’iniziativa come ha sempre sostenuto la giunta Solanti dal 2005 in poi». Rimane comunque aperta la porta per un confronto sull’opera visto che «le condizioni attuali sono un po’ diverse» da quelle del passato e che potrebbe essere necessario un cambio di rotta. Anche perché Introini non è l’unico consigliere ad avere sollevato obiezioni. 

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Pubblicato il 22 Maggio 2009
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