Non c’è sicurezza senza il rispetto dei diritti umani
I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Varese: «Netto dissenso sul pacchetto-sicurezza su cui il Governo ha deciso di chiedere il voto di fiducia del Parlamento»
Cgil-Cisl-Uil Varese dichiarano il loro netto dissenso sul provvedimento conosciuto come pacchetto-sicurezza su cui il Governo ha deciso di chiedere il voto di fiducia del Parlamento.
Il sindacato Varesino ha già concorso ad organizzare una grande e partecipata manifestazione contro questo provvedimento lo scorso 7 marzo, insieme ad una pluralità di associazioni della società civile della provincia.
Nonostante questa e molte altre manifestazioni di protesta nella nostra regione ed in tutto il paese il Governo ha mantenuto praticamente inalterata la propria impostazione volta ad affrontare il problema della sicurezza nel paese con la limitazione di fondamentali diritti degli immigrati.
In particolare è stato prolungato da 60 a 120 giorni il tempo di detenzione nei centri per l’identificazione degli immigrati irregolari e l’introduzione delle cosiddette ronde, dopo che il Parlamento, appena qualche settimana fa, aveva bocciato queste due norme nel voto di conversione del decreto sulla sicurezza, sancendo con questo il dissenso esplicito di una parte consistente della stessa maggioranza parlamentare su questi provvedimenti.
Cgil-Cisl-Uil confermano pertanto tutti i giudizi espressi nel documento del 7 marzo scorso e riaffermano la propria convinzione che la sicurezza è strettamente legata ai processi di inclusione e integrazione sociale, che i provvedimenti del Governo di fatto contrastano.
Cgil-Cisl-Uil inoltre contrastano con forza il respingimento verso chi chiede di entrare in Italia, senza considerare le richieste di asilo dei profughi. Queste azioni sono ancor più gravi perché avvengono nel momento in cui il Parlamento Europeo ha approvato il “pacchetto asilo” per un sistema comunitario di protezione, introducendo alcuni emendamenti che rafforzano la solidarietà tra Stati nell’accoglienza, riducono il ricorso alla detenzione e rafforzano la protezione.
Il rispetto dei diritti umani in tutte le sue forme è la base del vivere civile e quindi anche la base della sicurezza nella vita sociale.
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