Carrettini siciliani e cowboy padani

Gli orti di via Giotto, gli adolescenti ubriachi, le scadenze della Tarsu e il circolo di via del Popolo: tanti gli argomenti in apertura di consiglio. A partire dalla nuova trovata dei consiglieri leghisti, che si sono presentati imbavagliati







Leghisti-cowboy contro la norma del regolamento che impone quarantotto ore di anticipo per fare comunicazioni in consiglio comunale.



L’ennesima trovata dei leghisti è stata solo una delle tappe iniziali del consiglio comunale, tra comunicazioni e question time. «Vogliamo protestare contro la giunta che imbavaglia le comunicazioni: il regolamento impedisce di fatto di discutere di attualità politica. Speriamo che la linea cambi al più presto» ha spiegato il capogruppo Matteo Ciampoli, che come gli altri due consiglieri Antonio Trecate e Roberto Borgo si è presentato con il fazzoletto verde davanti alla bocca. Più che imbavagliati, però, sembravano dei fuori legge del west. 






Antonio Trecate non molla la presa sulla «baraccopoli» di via Giotto, la vicenda che si trascina da più di un anno e che ha al centro una serie di recinzioni abusive e capanni nel quartiere delle Azalee. Il consigliere leghista ha chiesto di conoscere «dettagliatamente come si è dato seguito all’ordinanza di sbaraccare» la zona lungo il terrapieno della ferrovia. «Dal carrettino siciliano si è passati ad un residence, ci sono recinzioni, gabinetti e una casetta di legno, persino un cancello abusivo». L’assessore Massimo Bossi ha spiegato che si è in attesa di un nuovo sopralluogo da parte della polizia locale e dei tecnici, in vista dello sgombero dei manufatti. 



Prima delle interrogazioni di Cinzia Colombo su 3SG, Pierluigi Galli ha chiesto maggiore attenzione al consumo di alcool dei giovanissimi, chiedendo «ordinanze specifiche», ma anche una campagna educativa «di moral suasion». Ma oltre agli adolescenti, occorre anche l’attenzione agli anziani: «Il centro diurno di via del Popolo è chiuso da tre anni, anche a causa di una gestione fallimentare nel passato. I lavori di ristrutturazione non sono mai partiti», ha spiegato Galli. Il sindaco Nicola Mucci ha risposto che 3SG sta verificando le condizioni dell’immobile e i costi da affrontare per una adeguata programmazione dei lavori finalizzata alla riapertura del locale a scopo sociale e sanitario.
Marco Casillo ha invece sottolineato il disagio creato agli utenti dalla comunicazione sulle bollette delle scadenze “non perentorie” per il pagamento della Tarsu, in particolare tra gli anziani, e ha chiesto maggiore attenzione.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Giugno 2009
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