“Per tenere aperto d’estate facciamo i salti mortali”

Così la direttrice della biblioteca civica Loredana Vaccani, a fronte delle osservazioni di un lettore su alcuni aspetti migliorabili del servizio. "Internet senza fili? Tornerà presto, eravamo in fase sperimentale"

"La biblioteca comunale ha compiuto uno sforzo notevolissimo in questi ultimi anni: agli studenti chiediamo di venirci incontro, anche perchè non sono gli unici utenti del servizio". Così la direttrice Loredana Vaccani rispondendo ad alcune delle osservazioni presenti nella lettera a Varesenews di un giovane studente universitario, Massimo. Fra spazi ancora carenti, connessione Internet che c’è e non c’è, e così via, non sempre studiare risulta agevolissimo. Ma se gli studenti non ridono, i bibliotecari hanno le loro brave difficoltà a gestire una struttura da ben 200mila volumi: non certo una bibliotechina di paese i quelle a scaffale aperto, dove tutto è più facile e semplice. "Una volta gli studenti li trovavi persino nel mio ufficio" ricorda la direttrice, "occupavano anche gli spazi della sala di lettura dei quotidiani. La biblioteca è aperta a tutti, non solo ai ragazzi".

Sulla questione della connessione wireless prima avviata, poi tolta, la spiegazione dell’arcano è semplice: "era solo un periodo di sperimentazione iniziale, difatti non avevamo ancora pubblicizzato la cosa in modo ufficiale. Avevamo avuto dei problemi, sono in via di soluzione e presto questo servizio sarà di nuovo disponibile". Di fronte alle osservazioni del nostro giovane lettore anche sugli orari di apertura, la direttrice della biblioteca si lascia scappare un sospiro: "Dico proprio con il cuore che non se ne può più, per tenere aperto anche d’estate, la mattina, i giovedì sera, eccetera, si fanno i salti mortali, e senza l’asta…" Tutto con una decina di persone in tutto, considerando che ci sono delle maternità e dei contratti in scadenza. Si fa, insomma, quel che si può: è evidente un paio di persone in più farebbero comodo e permetterebbero di organizzare ancora meglio il servizio (peraltro apprezzato, vista la frequentazione della biblioteca). Il problema appare quello consueto degli organismi comunali: personale e organizzazione. Dover fare molte cose con risorse appena sufficienti. A Palazzo Gilardoni ce ne si fa un vanto, ma c’è poco da stare allegri.

Le prospettive sono comunque positive. Notevoli investimenti sono stati fatti per ampliare e informatizzare la struttura, nata in ben diversi contesti, dotandola anche di un vasto settore dedicato ai più piccoli. Con il futuro recupero e riutilizzo della vicina sala Zappellini, ricorda Vaccani, si dovrebbe poi poter disporre di ulteriori spazi. E se, aggiungiamo noi, il Comune troverà il modo, nonostante le perduranti ristrettezze finanziarie, di alimentare con costanza il capitolo biblioteca civica, anche le questioni relative a spazi ed orari di apertura potranno trovare definitiva soluzione.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Giugno 2009
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