Parcheggi a pagamento: scoppia il caso “Barasso”
L'introduzione della sosta a pagamento davanti alla stazione Nord ha scatenato i sindaci dei comuni limitrofi che criticano la decisone. La replica del sindaco Braida

Non ci sta, però, Antonio Braida a passare per il "dittatore" di turno: « Non voglio certo commentare toni tanto esagerati e persino minacciosi. Io ritengo di poter condurre trattative separate perchè mi sembra che ci siano sensibilità e posizioni differenti tra i sindaci: mentre quello di Luvinate è assolutamente contrario a qualsiasi tipo di sostegno, sia Ponzellini sia Paronelli hanno dimostrato la volontà di contribuire a sostenere la progettualità e il finanziamento secondo modalità da definirsi. Io non sono pregiudizialmente contrario a riaprire il tavolo purchè si venga consapevoli della mia autonomia di Sindaco e della legittimità giuridica dell’atto che questa amministrazione ha assunto. Quanto, poi, alla collaborazione territoriale potrei ricordare le scelte autonome che hanno fatto, per esempio, Comerio per quanto riguarda il consorzio della polizia locale, e Luvinate per i bandi delle mense scolastiche: ognuno ha fatto la scelta più conveniente e io non ho eccepito nulla a nessuno pur venendone pensalizzato».
Intanto però il parcheggio davanti alla stazione si è svuotato: al secondo giorno di sosta a pagamento, le auto ferme sono pochissime, con il rischio che si vanifichi la necessità di dover ampliare la zona di sosta: « A parte il fatto che nei mesi estivi c’è sempre un calo di utenti – sottolinea il sindaco – i pendolari sono in attesa che venga presa una decisione tra le amministrazioni. Il quartiere Molina è già abbastanza penalizzato, è nostra intenzionerimettere ordine a questo parcheggio. La mia amministrazione si fa carico delle spese dei suoi cittadini contribuendo al pagamento, così potrebbero fare anche le altre amministrazioni. Io non chiudo le porte a nessuno: sabato avrò un incontro con il comitato pendolari. Non sono abituato, però, a fare campagne come quella che il vicesindaco di Luvinate sta facendo contro di me su Facebook: sono metodi che non mi appartengono. Sono abituato alle discussioni, anche vivaci, purchè rispettose».
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