Riccardi (Cgil): «Dolore e rabbia per l’ennesima vittima del lavoro»

La segreteria del sindacato esprime cordoglio alla famiglia di Vincenzo Petrosino e ricorda le preoccupazioni del sindacato sull'applicazione del Testo Unico e le sue relative modifiche




Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Oriella Riccardi, della segreteria della Cgil di Varese, dopo l’ennesima morte sul lavoro che ha colpito un operaio di Samarate in trasferta a Como, Vincenzo Petrosino

Anche oggi contiamo un altro infortunio mortale sul lavoro occorso ieri 23 luglio ad un lavoratore della Ditta Errepi di Samarate in trasferta a Monte Olimpino di Como – è il secondo della settimana nella nostra provincia – anche alla famiglia di Vincenzo Petrosino e ai colleghi porgiamo le nostre più sentite condoglianze ma il sentimento che ci pervade è di indignazione e di rabbia. Non possiamo assistere inermi ai continui bollettini di morte, dobbiamo tutti renderci conto che ancora troppo poco si sta facendo per assicurare le massime condizioni di sicurezza sui posti di lavoro. Ci domandiamo quanti sarebbero stati i morti sul lavoro in più se non ci fosse la flessione di lavoro e di occupazione che in questi mesi stiamo registrando.

In provincia di Varese nel 2008 sono diminuiti gli infortuni mortali rispetto all’anno precedente ma c’è stato un incremento notevole degli infortuni gravi sul lavoro – c’è poi la preoccupazione che la crisi e la conseguente difficoltà finanziaria delle aziende, spinga a disinvestire in prevenzione o a non ritenere prioritaria la sicurezza sul posto di lavoro, per questo sarebbe indispensabile che le normative previste dal Testo Unico fossero applicate e non depotenziate come sta attuando il governo con le continue modifiche al testo.
Le modifiche finora attuate, che stiamo contrastando, prevedono un forte ridimensionamento dei diritti individuali e collettivi dei lavoratori con abbassamenti dei livelli di protezione accompagnati da uno scarico di responsabilità dei datori di lavoro e dei dirigenti – violando anche obblighi comunitari – una riduzione dei poteri degli organi di vigilanza – se saranno confermate queste modifiche nell’approvazione definitiva del decreto, ciò non aiuterà a risolvere i problemi di sicurezza e a fare giustizia ai tanti morti sul lavoro del nostro paese.
Dobbiamo essere in grado di salvare il Testo Unico perché senza le drammatiche modifiche di questi ultimi mesi poteva essere una buona legge che se accompagnata da un serio lavoro di lotta all’evasione – lotta al lavoro nero – lotta alla precarietà potrebbe dare più dignità al lavoro di chi rappresentiamo perché un lavoro non è dignitoso se non è garantita la sicurezza.
 




Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 24 Luglio 2009
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.