Dal depuratore di Sant’Antonino centomila euro per le mitigazioni ambientali
L'ex consorzio e il Comune siglano un protocollo che mette a disposizione dell'amministrazione 20.000 euro l'anno per cinque anni. Previsti disinfestazione dalle zanzare e riduzione delle esalazioni, ma anche piantumazioni ed educazione ambientale per i ragazzi
Comune e depuratore di Sant’Antonino, pace fatta se mai guerra vi fu. A Lonate Pozzolo va in scena la stretta di mano fra il riconfermato sindaco Piergiulio Gelosa e il presidente della società Tutela Ambientale dei torrenti Arno, Rile e Tenore S.p.A. (ex Consorzio ecologico provinciale), Modesto Verderio, attuale capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale. A suggellarla è un accordo che si vorrebbe fosse d’esempio. Un protocollo d’intesa che opera nel senso del riconoscimento di un disagio ambientale e tenta di porvi rimedio stanziando delle somme specificamente da utilizzare perquesto scopo. Un principio sul quale il sindaco insiste molto, e soprattutto in relazione a Malpensa, un gigante aeroportuale da cui al Comune, in soldoni, sono venuti essenzialmente rumore e delocalizzazioni. «Se ospiti una struttura, devi pure in qualche modo beneficiarne, il consorzio traccia il solco» ha commentato Gelosa.
I soldi in arrivo – 20.000 euro l’anno per i prossimi cinque anni – saranno impiegati per una serie di interventi di mitigazione ambientale: In particolare, in testa appare la disinfestazione, in riferimento alle zanzare (numerose e attivissime nella zona, ormai anche in pieno giorno) e ad altri sgraditi ospiti alati (vespe, calabroni ecc.): sarà condotta a Sant’Antonino, la frazione più direttamente interessata dai miasmi e dalle altre conseguenze del depuratore, ma anche a Lonate centro e Tornavento. A questo proposito si provvederà a formare quattro persone della Protezione Civile perchè in futuro possano provvedervi in proprio maneggiando correttamente le sostanze impiegate, con riduzione dei costi e possibilità di ripetere le disinfestazioni nei momenti "topici" dell’anno. Si cercherà di intervenire anche sulle esalazioni delle vasche del depuratore, che in condizioni di bassa pressione e brezza da meridione vanno ad impestare Sant’Antonino, come raccontava per esperienza personale l’assessore all’ambiente Giancarlo Simontacchi, parte del tavolo tecnico con la funzionaria del servizio ecologia comunale Giuseppina Mainini e l’ing. Silvestro Nocco della società di gestione del depuratore. Non mancherà naturalmente un intervento di piantumazione di alberi con creazione di "corridoi ecologici"; ma soprattutto corsi di educazione ambientale per le scuole medie – classi seconde e terze – sul ciclo dell’acqua.
A fine anno l’ex consorzio rinnoverà i suoi vertici: non è sicuro che Verderio venga confermato, ed essendo ora una SpA non vi è più come in precedenza la garanzia che nel terzetto che compone il CdA vi sia posto per un lonatese. Anche per questo, al di là delle differenze politiche, Gelosa e Simontacchi hanno espresso la speranza che Verderio possa essere confermato a capo della società.
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